Sale l’attesa per la 24 Ore di Le Mans, che nel 2022 ritrova la consueta collocazione dopo l’edizione autunnale del 2020 e quella estiva del 2021. La corsa principe del Mondiale endurance si disputerà quest’anno l’11-12 giugno, e saranno complessivamente 62 le vetture che scenderanno in pista sul celebre Circuite de la Sarthe.
Hypercar, Toyota favorita
I partecipanti saranno suddivisi, come al solito, in quattro categorie. Cinque gli iscritti nella classe Hypercar, dove la Toyota di Conway, Lopez e Kobayashi è favorita per il bis del trofeo conquistato nel 2021. La casa giapponese schiererà anche una seconda GR010-Hybrid, affidata a Buemi, Hartley e Hirakawa. Doppia vettura anche per la Glickenause, ma, dopo il successo a Sebring, la vera sopresa potrebbe essere l’Alpine del terzetto Negrao/Lapierre/Vaxiviere.
Saranno invece ben ventisette le LMP2 in gara, di cui 10 nel sottogruppo Pro/AM, riservata alle squadre che comprendono almeno un pilota Bronze. Tutti i team correranno su Oreca 07, con l’eccezione della Ligier del team CD Sport. La WRT, trionfatrice nella categoria lo scorso anno, schiererà tre vetture, tra cui la 31 di Gelael, Rijns e Rast, mentre saranno due i veicoli in corsa per la United Autosport. Debutto a Le Mans per il promettente team Prema con Kubika, Delatraz e Colombo.
LMGTE Pro e Am, tra Ferrari e…Fassbender
Sette le entry nella categoria GTE Pro, che vedrà in gara tre Ferrari, due per l’AF Corse, affidate a Pier Guidi-Calado-Serra e Molina-Fuoco-Rigon, e una per la Riley Motorsport (Frada-Bird-Van Gisbergen). A sfidare le Rosse due coppie di vetture, quelle del Porsche GT Team e della Corvette Racing, al suo rientro a Le Mans.
Ventitre, infine, gli equipaggi che gareggeranno nella classe GTE Am. In pista 12 Ferrari 488 GTE, 3 Aston Martin Vantage e 8 Porsche 911 RSR. Tra queste anche quella che vedrà al volante Micheal Fassbender. La star di Hollywood, dopo aver partecipato negli scorsi due anni all’European Le Mans Series, debutterà nel 2022 alla 24 Ore correndo per il team Proton, a fianco di Robichon e Campbell.