Thiago Motta è un allenatore molto preparato, con grande carisma e proiettato verso una carriera importante. Cristiano Giuntoli tra Carpi e Napoli ha realizzato delle vere e proprie imprese, le sue competenze non sono in dubbio e così come quelle del suo staff, apprezzato molto anche all’estero. Eppure le cose alla Juventus quest’anno fin qui non hanno funzionato. Succede, non c’è nulla anormale. È già successo in passato e succederà ancora in futuro, alla Juve così come in altri ambienti calcistici. Purtroppo, spesso non basta mettere insieme persone competenti per ottenere i risultati. E non ha nessun senso, così come non lo aveva in passato con altri protagonisti, pensare di saperne di più di quelli che lavorano attualmente per uno dei club più titolati e importanti al mondo.
Ciò che non torna sono ovviamente le narrazioni, poiché che la Vecchia Signora non fosse correttamente strutturata a livello societario lo si sapeva da tempo, solo che fino a qualche tempo fa qualcuno preferiva prendere di mira solo un capro espiatorio, individuato nell’allenatore. Ma anche nel suo staff. Basta andare a riprendere le narrazioni sugli infortuni (chi vi scrive vi ha sempre spiegato come soprattutto quelli muscolari dipendano da vari fattori e non solo dalla tipologia di lavoro scelta dal preparatore).
“Attacco a” e “difesa di” Thiago Motta
L’intervista di Telelombardia a Dario Canovi, papà di Alessandro, agente di Thiago Motta, in questo senso offre spunti molto interessante. Il noto procuratore sostiene che la Juventus non sia mai stata attrezzata per lo scudetto e che anzi, consultatosi con grandi esperti di settore, gli stessi abbiano valutato la rosa da 4°-5° posto. Insomma, stando a queste dichiarazioni, nonostante le scelte importanti fatte dal ds e dall’allenatore di comune accordo, la squadra che era arrivata terza lo scorso anno vincendo anche una Coppa Italia e guidata da un allenatore che andava cambiato (giustamente, il suo ciclo era indubbiamente terminato) è stata peggiorata.
Juve, chi ha voluto una rosa ancora più giovane
E ringiovanita ancora di più di quanto non lo fosse stato lo scorso anno. Sarebbe una scusante? Se si devono ottimizzare le risorse lo si può fare in diversi modi, magari prendendo giocatori poco costosi indipendentemente dalla loro età. Se è stata fatta una scelta espressa, ovvero di ringiovanire la rosa, non può essere utilizzato questo aspetto come una scusante. Così come non rappresenta una scusa l’alto numero di infortuni. A livello muscolare quest’anno è stata una vera ecatombe (29 KO ad oggi), ragion per cui dire che “Douglas Luiz è stato utilizzato poco perché spesso infortunato”, richiede quantomeno un approfondimento. Il brasiliano nel triennio precedente aveva rimediato in totale 3 infortuni muscolari, ovvero 1 ogni 365 giorni di media. Da quando è alla Juventus, invece, ne ha rimediati 5 in circa 240 giorni: come mai?
Insomma, se si deve attaccare il lavoro di Thiago Motta non lo si può di certo fare in maniera semplicistica e non considerando tutte le varianti in gioco. Allo stesso modo, chi ne prende le difese, deve anche dare delle spiegazioni sui singoli punti, altrimenti si scade nel populismo. Nessuno sa come andrà a finire questa stagione fin qui avara di soddisfazioni per il popolo bianconero (falliti 3 obiettivi su 4), ma di certo è che le valutazioni dovranno essere approfondite e tenere conto di tutti i fattori in gioco. Le scelte le faranno quelli deputati a farle e noi ancora una volta non potremo che fare da spettatori.