Dopo una partenza difficile all’Atp Cup 2022, con sconfitte sia in singolo che in doppio contro l’Australia, Matteo Berrettini ha ritrovato la vittoria con la Francia. Nella notte il n. 7 del ranking ha battuto in due set Humbert, per poi imporsi, in coppia con Sinner, anche sugli specialisti transalpini Martin e Roger-Vasselin per il 3-0 finale. Un successo che, grazie anche al concomitante ko degli oceanici, tiene vive le speranze dell’Italia di accedere alle semifinali.
Berrettini – Medvedev, i precedenti
Per arrivarci, però, giovedì gli azzurri dovranno superare la Russia, possibilmente senza concedere nessun punto agli avversari. Un’impresa complicata da realizzare, e una sfida che ripropone la finale dell’ATP Cup dello scorso anno.
In quell’occasione a vincere furono Daniil Medvedev e compagni, col n. 2 al mondo che si affermò proprio su Berrettini con un netto 6-4 6-2. L’incontro si ripeterà nella notte italiana del prossimo 6 gennaio, e per il tennista romano si tratterà del terzo incrocio col collega moscovita.
Prima che a Sidney, infatti, i due si erano già affrontati nel 2018 a Indian Wells. Anche quella volta a vincere fu il russo, al termine però di un match molto combattuto in cui si era ritrovato a inseguire dopo il primo set.
Un 2021 da record
Sicuramente Berrettini inizia questo 2022 con molta più esperienza e sicurezza nei propri mezzi rispetto a un anno fa.
Negli scorsi dodici mesi l’azzurro ha macinato vittorie e record nazionali, conquistato due titoli e raggiunto due finali, compresa quella, storica, di Wimbledon. Risultati che sarebbero potuti essere anche più impressionanti se il suo percorso non avesse incrociato fin troppo spesso quello di un Novak Djokovic in stagione di grazia.
Ma anche Medvedev viene da un’annata straordinaria, che lo ha visto, tra le altre cose, trascinare la Russia al trionfo in Coppa Davis e infrangere il sogno di Nole di conquistare il Grande Slam, battendolo in finale agli US Open.
L’inaspettata sconfitta contro Humbert all’esordio in questa ATP Cup dimostra che il russo non è imbattibile. Per superarlo e tenere in vita le speranze dell’Italia, però, Matteo dovrà giocare una partita perfetta.