L’anno del tennis si apre, come di consueto, con l’ATP Cup di Sidney, e in questa edizione 2022 l’Italia è rappresentata, oltre che da Berrettini, Sonego, Fognini e Bolelli, anche da Jannik Sinner. Per il n. 10 del ranking si tratta del debutto nella competizione per nazioni, che l’anno scorso vide gli azzurri arrivare in finale. Stavolta il percorso si preannuncia più complicato, dato che la squadra italiana ha perso 2-1 all’esordio nel gruppo B contro l’Australia. Il ventenne di San Candido, però, ha vinto il suo match contro Purcell, e si prepara ora ad altre due sfide, che potrebbero rivelarsi fondamentali per decidere chi approderà alle semifinali.
Sinner – Rinderknech, brutti ricordi col francese
La prima lo attende già domani, alla mezzanotte italiana, quando Sinner scenderà in campo contro il francese Arthur Rinderknech. Il ventiseienne di Gassin, n. 58 al mondo, è reduce da una stagione piuttosto anonima, in cui il risultato migliore è stata una semifinale a Kitzbuhel. Una delle sue vittorie più importanti del 2021, però, l’ha ottenuta proprio sull’azzurro, battuto a maggio a Lione. L’italiano si è però preso la rivincita cinque mesi dopo ad Antwerp.
Il match non è quindi scontato, ma Sinner è in un ottimo stato di forma, come dimostrato dal secco 6-1 6-3 dell’incontro con Purcell, il suo quarto successo consecutivo. Ieri invece Rinderknech è andato in difficoltà contro il russo Safiullin, facendosi rimontare due set dal n. 167 del ranking. Nella sfida da dentro o fuori con i transalpini, comunque, a svolgere un ruolo fondamentale sarà soprattutto la tenuta mentale degli atleti.
Safiullin, la sorpresa del torneo
Giovedì invece la squadra italiana affronterà la Russia, e a Sinner toccherà giocare proprio contro Roman Safiullin.
Il tennista di Podolsk è stato chiamato nel team di Cervara per sopperire alle numerose assenze che hanno falcidiato la nazionale russa, ma si è inaspettatamente rivelato l’eroe della sfida con la Francia.
Dopo la sconfitta di Medvedev contro Humbert, infatti, ha riportato i suoi in parità grazie al successo in rimonta su Rinderknech, per poi chiudere i conti vincendo il doppio in coppia con il n. 2 al mondo.
Ventiquattro anni, attivo soprattutto nel circuito dei Challenger, nella scorsa stagione Safiullin è riuscito a conquistare la qualificazione sia agli Australian Open che al Roland Garros. Lui e Sinner non si sono mai affrontati prima, e sulla carta l’italiano è ampiamente favorito. Ma, come il team francese ha imparato a caro prezzo, per l’azzurro sottovalutare l’impegno potrebbe rivelarsi un gravissimo errore.