Gli Australian Open partiranno il prossimo lunedì 17, e le probabilità che Novak Djokovic possa esserci sono aumentate di molto dopo che il tribunale chiamato a decidere sulla regolarità del suo ingresso in Australia si è pronunciato a suo favore. La vicenda però non si è ancora conclusa, dato che il governo australiano potrebbe comunque cancellare il visto del tennista.
Il giudice respinge l’annullamento del visto, Nole libero
Al momento, però, Nole è un uomo libero. Il giudice Anthony Kelly ha ribaltato la decisione di revocare il visto del campione serbo presa al suo arrivo a Melbourne dalle autorità locali, che non avevano ritenuto convincente l’esenzione sanitaria alla vaccinazione presentata da Djokovic.
Il n. 1 del ranking ATP ha potuto così lasciare il Park Hotel, la struttura dove vengono confinati i viaggiatori che cercano di entrare irregolarmente in Australia, anche se solo dopo alcuni momenti concitati. Subito dopo la sentenza aveva infatti iniziato a circolare l’ipotesi che il ministro dell’immigrazione, Alex Hawke, potesse intervenire immediatamente per annullare comunque il visto di Djokovic. Al punto che voci incontrollate e infondate, rilanciate anche dal padre di Nole, sostenevano che il tennista stesse per essere arrestato.
Il governo deciderà domani, espulsione per tre anni?
Il giudice ha motivato la decisione sostenendo che al tennista non è stato concesso tempo sufficiente per produrre prove a sostegno della sua esenzione.
Il procedimento ha confermato che Nole non è vaccinato, ma sarebbe risultato positivo al Covid due volte, nel 2020 e il 16 dicembre 2021. I suoi legali sostengono che questo, secondo le linee guida sanitarie australiane, gli permetterebbe di rimandare la vaccinazione per 6 mesi.
Il governo di Canberra ha comunque ancora la possibilità di intervenire per invalidare nuovamente il visto. Un provvedimento che per Djokovic comporterebbe, oltre all’espulsione, il divieto di rientrare in Australia per i prossimi tre anni. Anche se contestato, un secondo annullamento impedirebbe al campione in carica di partecipare all’Australian Open, dati i tempi necessari per arrivare a una sentenza. La decisione del ministro dell’immigrazione è attesa per domani.
Djokovic si allena, i familiari in conferenza stampa
Nole intanto si sarebbe già allenato, e in un tweet ha confermato la sua decisione di restare nel paese e competere nello Slam di Melbourne.
La famiglia del campione ha tenuto nelle scorse ore una conferenza stampa per commentare la vicenda. Padre, madre e fratello hanno espresso sollievo per l’esito del processo e attaccato il governo australiano per quelle che hanno definito ingiustizie e molestie. Ma hanno rifiutato di commentare il fatto che Djokovic avrebbe presenziato senza mascherina e distanziamento a manifestazioni pubbliche nei giorni immediatamente successivi alla sua positività del 16 dicembre, interrompendo bruscamente la conferenza alla prima domanda sull’argomento.