Dopo la sconfitta con la Virtus, figlia di un completo black-out nel secondo quarto, domenica alle 17.00 l’Happy Casa Brindisi riproverà a imporsi su una delle corazzate della LBA scendendo sul parquet contro l’Olimpia Milano.
Brindisi, dopo la Virtus un’altra sfida al vertice
Brindisi rientra dalla sosta per le nazionali affrontando subito una sfida impegnativa. La squadra di coach Vitucci attende al PalaPentassuglia la prima della classe, le Scarpette Rosse a punteggio pieno in campionato.
I pugliesi hanno iniziato la regular season con grande slancio, ma due sconfitte consecutive, contro Trento e Virtus, li hanno visti scivolare al quarto posto, scalzati dal podio proprio dall’Aquila Basket.
L’anno scorso l’Happy Casa era stata tra le poche squadre in grado di fermare i meneghini, battendoli in entrambi gli incroci in Lega. Milano però si è presa la rivincita nelle semifinali dell’ultima Supercoppa.
Alberto Morea, assistant coach dei biancazzurri, vede pronta la sua squadra. “Sarà una partita di alto livello, dovremo essere tranquilli, belli e spavaldi” ha dichiarato alla stampa. “La forza di Milano non la scopriamo certo oggi, ma non vuol dire che li affronteremo in maniera remissiva. Abbiamo sempre dimostrato di non temere nessun avversario e di giocarcela alla pari con tutti”.
L’Olimpia in cerca del riscatto europeo
Da parte sua, dopo 9 vittorie consecutive l’Olimpia domina incontrastata in campionato. Le cose non vanno però altrettanto bene in EuroLeague, dove sono arrivate tre sconfitte di fila. Il riscatto potrebbe però giungere già stasera, quando i ragazzi di Ettore Messina affronteranno l’ALBA Berlino. Con Tarczewski e Moraschini fermi per Covid, Mitoglou non disponibile per una frattura al piede e Delaney appena tornato ad allenarsi dopo un lungo stop, troverà probabilmente subito spazio il nuovo arrivato, Ben Bentil.
Il match infrasettimanale potrebbe sottrarre energie, fisiche e mentali, alla sfida di campionato, ma la Milano vista fino alla sosta è stata capace di gestire senza problemi il doppio impegno. In caso di una nuova sconfitta europea, però, le conseguenze del contraccolpo psicologico sulla capolista sarebbero imprevedibili.