La seconda giornata di Champions League ha portato ottimi risultati, ma anche grandi delusioni, alle squadre italiane impegnate nella massima competizione europea. Se Milan, Inter e Napoli festeggiano, la Juventus guarda con preoccupazione a una possibile eliminazione.
Champions League, bene le milanesi
Ad aprire il turno ci ha pensato martedì l’Inter, trascinato da Dzeko e Dumfries al successo per 2-0 sul Viktoria Plzen. Una vittoria facile e forse di routine, ma arrivata su un campo ostico e in un momento di difficoltà per i nerazzurri. Tra gli uomini di Inzaghi, oltre al bomber polacco, brilla soprattutto Acerbi, autore di un debutto convincente che allontana ogni dubbio che poteva aver accompagnato il suo arrivo. 7 per lui, 6,5 di incoraggiamento per la squadra, che ora deve proseguire così per recuperare posizioni nel girone.
Problema che non ha il Milan, in vetta al gruppo E grazie alla crisi del Chelsea e al trionfo per 3-1 sulla Dinamo Zagabria. Prestazione convincente dei rossoneri, anche se è necessario un rigore trasformato da Giroud allo scadere del primo tempo per sbloccare il match. Ci pensano poi Saelemaekers e Pobega a chiuderlo, in una serata da 7 pieno per la squadra di Pioli e da 7,5 per Leao, decisivo anche quando non segna.
Trionfo Napoli, crisi Juve
Prosegue la sua galoppata trionfale il Napoli, che dopo aver travolto il Liverpool si impone per 3-0 anche sui Rangers. Dopo un primo tempo bello ma senza reti, Politano sblocca dal dischetto dopo il doppio errore di Zielinski su un rigore battutto due volte. Nel finale i gol di Raspadori e Ndombele chiudono una partita da 8, in cui sono emersi la personaltà e il potenziale del gruppo messo insieme da Spalletti. Il passaggio con l’Ajax ora diventa decisivo per le ambizioni dei partenopei di arrivare primi nel gruppo A.
Nel girone C è invece a 0 punti la Juventus, che dopo la sconfitta col PSG perde anche contro il Benfica. Nonostante una partenza sprint grazie al gol di Milik dopo 4’, i bianconeri vengono ribaltati dalle reti di Joao Mario e Neres. Allegri, travolto dalle critiche, è ora costretto a vincerle tutte se vuole ancora sperare nel passaggio del turno. Per ora la sua è una Juve da 4,5.