La sfida scudetto tra Inter e Napoli è più viva che mai. Dopo il pareggio per 1-1 nello scontro diretto della 27ª giornata al Maradona, le due squadre restano separate da un solo punto in classifica, con l’Inter capolista a quota 58 e il Napoli secondo con 57. Ma chi è più forte tra Inter e Napoli? Un’analisi approfondita di numeri e prestazioni può aiutarci a dare una risposta.
Chi è più forte tra Inter e Napoli? Nerazzurri più equilibrati, Partenopei meno profilici in attacco
L’Inter si sta dimostrando la squadra più completa del campionato. Con 60 gol segnati in 27 giornate (2,22 a partita), i nerazzurri di Simone Inzaghi vantano il miglior attacco della Serie A. Marcus Thuram è il trascinatore con 13 reti, ma è la coralità del gioco offensivo a fare la differenza: Lautaro Martinez e Barella offrono alternative costanti, mentre Dimarco e Dumfries garantiscono spinta sulle fasce. La difesa, inoltre, è solida: l’Inter ha la miglior differenza reti del campionato (+35), grazie anche un reparto arretrato capace di subire solo 25 gol.
Il Napoli, invece, ha segnato meno (43 reti, 1,59 a partita) e sofferto qualche problema offensivo, specialmente nelle ultime partite, complice l’assenza per infortunio di una pedina importante come David Neres. Lukaku (9 gol) resta il punto di riferimento in area, ma la squadra di Antonio Conte fatica a garantire la stessa fluidità offensiva dei nerazzurri. La differenza reti partenopea è di +21, segno che comunque il reparto arretrato garantisce sicurezza grazie alle sole 22 reti subite.

Gestione dei big match e continuità: chi ha qualcosa in più?
Il rendimento nei big match è spesso un indicatore chiave della forza di una squadra, e in questo caso il confronto tra Inter e Napoli offre spunti interessanti.
L’Inter, pur avendo mostrato una superiorità generale nel corso della stagione, ha avuto difficoltà negli scontri diretti con le rivali più accreditate. Contro il Milan ha raccolto appena un punto in due partite, perdendo 2-1 all’andata e pareggiando 1-1 al ritorno. Contro la Juventus il bilancio è stato altrettanto complicato: spettacolare 4-4 a San Siro all’andata e sconfitta per 1-0 a Torino al ritorno.
Il Napoli, al contrario, ha mostrato una maggiore consistenza contro le big del nostro campionato. La squadra di Conte ha conquistato ben 7 punti in 3 partite contro Milan e Juventus (due vittorie e un pareggio). Questo dato è significativo perché mostra la capacità del Napoli di gestire la pressione nei momenti decisivi, anche in assenza di alcuni giocatori chiave come Neres e Anguissa.
Se ampliamo l’analisi considerando i risultati contro le prime 9 squadre della classifica (Inter, Napoli, Atalanta, Juventus, Lazio, Bologna, Fiorentina, Roma e Milan) c’è invece equilibrio. L’Inter ha ottenuto 20 punti in 13 partite, mentre il Napoli ha totalizzato 23 punti negli stessi incontri.

Numeri alla mano, l’Inter sembra avere qualcosa in più: è più solida, più prolifica e costante. Tuttavia, il Napoli di Conte possiede un punto di forza che non può essere misurato dalle statistiche: la mentalità da combattente, instillata dal suo allenatore, che sa come motivare la squadra nei momenti decisivi. Per ora, la bilancia pende leggermente a favore dei nerazzurri, ma se i parenopei riusciranno a ritrovare la brillantezza offensiva e a garantire maggiore continuità nei risultati, la sfida scudetto potrebbe volgere a loro favore.
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