Ieri, a Malaga, un’Italia del tennis con assenze pesantissime ha compiuto una vera e propria impresa, battendo ai quarti di Coppa Davis gli Stati Uniti e conquistando la semifinale contro il Canada. Un risultato che gli azzurri della racchetta non centravano da otto anni, e che li spinge a un passo da una finale che manca dal 1998.
Coppa Davis, l’Italia batte gli USA e vola insemifinale
Un successo straordinario quanto inatteso, che porta la firma della premiata coppia Fognini-Bolelli. La vittoria del doppio tricolore sul binomio Paul-Socks ha chiuso la sfida con gli statunitensi sul 2-1, dopo che Lorenzo Musetti si era arreso in due set a Taylor Fritz e l’altro Lorenzo, Sonego, aveva pareggiato i conti battendo Frances Tiafoe.
Il 6-3 7-6 contro il n. 19 al mondo è una bella soddisfazione per il torinese, reduce da un’annata opaca e convocato per la Davis solo dopo i forfait di Sinner e Berrettini. Due assenze che suonavano come una condanna per la nazionale di Velandri, che ha invece dimostrato come i pronostici, in una competizione come la Davis, possano essere ribaltati in qualunque momento.
Il Canada schiera Shapovalov e Auger-Aliassime
Cosa che gli azzurri saranno chiamati a fare di nuovo domani contro l’altra selezione nordamericana. Il Canada ai quarti ha superato, non senza difficoltà, la Germania, e si presenta alla sfida con l’Italia puntando su due atleti giovani e talentuosissimi.
Musetti dovrà vedersela con Felix Auger-Aliassime, n. 6 del ranking, vincitore in stagione di 4 titoli ATP e reduce dalle Finals di Torino, andate maluccio ma dove ha battuto Rafa Nadal. La vittoria su Otte è stata meno netta di quanto pronosticabile, ma la sua performance è stata certamente più convincente di quella di Denis Shapovalov. Il 23enne, diciottesimo nella classifica ATP e prossimo avversario di Sonego, ha perso il suo match contro Struff e inguaiato i compagni, prima di riscattarsi con una grande prestazione in doppio al fianco di Pospisil.
I due assi canadesi sono indubbiamente fortissimi, ma anche non sempre costanti, soprattutto a chiusura di una stagione estremamente impegnativa. Una nuova impresa azzurra non sarà forse probabile, ma perlomeno non sembra impossibile.