Che la 35a giornata di Serie A non avrebbe dato alcun verdetto definitivo per il 4° posto lo si sapeva dalla vigilia, ma che il weekend si sarebbe concluso addirittura con tre compagini appaiate dà ulteriore pepe a un finale di campionato quanto mai interessante. Il Napoli ha un vantaggio di 3 punti sull’Inter ed è strafavorito per lo scudetto, mentre l’Atalanta vincendo il derby lombardo con il Monza ha consolidato il 3° posto e si è messa nelle condizioni anche di poter perdere una delle prossime tre gare senza dover cedere la posizione.
Lotta Champions: quanti incroci nel weekend
Il pareggio tra Bologna e Juventus consente ai bianconeri di restare quarti temporaneamente a quota 63 punti, con i rossoblu dietro di una lunghezza, ma con Lazio e Roma che appaiano i bianconeri in virtù delle rispettive vittorie contro Empoli in trasferta e Fiorentina all’Olimpico. E nel prossimo turno le emozioni non mancheranno di certo, visto che il fine settimana della 36a giornata si aprirà con Milan-Bologna, proseguirà con Lazio-Juve e si concluderà poi con Atalanta-Roma. Insomma, altri tre incroci Champions caldissimi per i quali è davvero difficile fare dei pronostici.
Roma e Ranieri: comunque vada un capolavoro
In questo momento la compagine più pericolosa sembra essere la Roma di Claudio Ranieri, che battendo Palladino e i suoi ha ottenuto in campionato il 19° risultato utile consecutivo. I giallorossi con il tecnico di Testaccio sono praticamente imbattibili tra i confini nazionali e se il finale di stagione si chiudesse con una clamorosa qualificazione in Champions League, credo che nessuno potrebbe dire nulla. Potrebbe essere distratto dalla finale di Coppa Italia il Bologna, mentre la Lazio dovrà dimostrare proprio contro la Juve all’Olimpico di essersi messo alle spalle l’altalena dei mesi scorsi.
La gara dell’Olimpico dovrebbe essere lo scoglio più difficile per la Juventus, che dopo dovrà affrontare l’Udinese in casa e il Venezia in trasferta, con i lagunari che però potrebbero essere ancora in piena bagarre salvezza e rappresentare una gara della vita per entrambe. I bianconeri di sicuro hanno migliorato leggermente la media punti con il cambio di allenatore, ma certi difetti non li hanno corretti e continuano a commettere errori vitali, come quello che ha portato al pari al Dall’Ara dopo il vantaggio di Thuram.
Juventus: difficile liberarsi delle scorie
Nonostante un predominio importante dal punto di vista del possesso, il Bologna non ha creato grandissimi patemi a Di Gregorio, eppure è bastata una palla ballonzolante in area per mostrare tutti i limiti caratteriali e di attenzione di una Juve che mai come quest’anno è sembrata inesperta e incapace di chiudere le partite. Il rischio per la Vecchia Signora è quello di chiudere una stagione dei rimpianti per i tanti bonus concessi anche dalle altre concorrenti. Di certo, a Tudor si può imputare ben poco, visto che ha ereditato una squadra in macerie e che nel girone di andata con le ultime cinque della classifica ha vinto solo in una occasione.
Una squadra confusa che ha ritrovato un minimo di ordine, ma con dei momenti di fragilità e con problemi strutturali (soprattutto sulle palle alte in fase difensiva e offensiva) che non si correggeranno a breve. Ora, l’unica cosa che la Juventus può fare e provare fino alla fine di centrare il 4° posto e poi pensare giorno dopo giorno a sistemare quanto più possibile per la successiva annata, facendo chiarezza. Dalla dirigenza alla guida tecnica, passando ovviamente per la rosa: come dice Tudor, in campo vanno i giocatori e a loro vanno dunque onori ma anche oneri.