È stato un weekend favorevole alla Juventus per quel che riguarda le parti alte della classifica di Serie A. I bianconeri sono infatti gli unici ad aver vinto tra le prime sei posizioni in graduatoria del massimo campionato nostrano. L’Atalanta, che attualmente occupa il 3° posto con 51 punti, non è andata oltre lo 0-0 interno contro il Cagliari. La Fiorentina (42) si è letteralmente suicidata sportivamente perdendo la seconda partita consecutiva in casa contro il Como. Il Napoli capolista (56) è incappato nel terzo pareggio consecutivo in casa della Lazio (46), che si è cosi fatta scavalcare dalla Vecchia Signora, per la migliore classifica avulsa, dopo il successo contro l’Inter (54) all’Allianz Stadium.
La Juventus quarta ora punta l’Atalanta
Insomma, per il titolo non è cambiato niente, con il testa a testa tra azzurri campani e nerazzurri meneghini che si rinnoverà nel prossimo turno e che vede al momento Antonio Conte e i suoi davanti per due sole lunghezze. Mentre per la Champions League è tutto aperto, con l’Atalanta che ora ha solo 5 punti in più dei bianconeri di Thiago Motta, che in 3 turni hanno rosicchiato alla Dea di Gian Piero Gasperini 4 lunghezze.
I fari del weekend erano inevitabilmente fissati sul derby d’Italia, che alla fine ha visto vincere la Juventus, a discapito di un’Inter parsa stanca, nelle gambe e nella mente. Nonostante la squadra di Simone Inzaghi abbiano avuto più giorni di risposo rispetto alla Vecchia Signora, che ha giocato solo pochi giorni prima lo spareggio di andata di Champions League contro il PSV Eindhoven. Quella dell’Allianz Stadium è stata una partita intensa nella prima frazione di gioco, ma con tanti errori tecnici, da una parte e dall’altra.
L’Inter arrivata stanca al derby d’Italia
Nel primo tempo un po’ meglio l’Inter per possesso e numero di occasioni, ma nella ripresa la Juve ha fatto meglio, con maggiore concentrazione e soprattutto sfruttando le poche situazioni favorevoli scaturite dalla propria concentrazione e dal nervosismo dei campioni d’Italia. Qualcosa indubbiamente non va nella squadra milanese e seppur commettendo gli stessi errori che si sono visti ciclicamente nei mesi scorsi, la Juve è riuscita ad approfittare degli episodi con maggiore caparbietà e voglia di vincere. Nello specifico, è stato ancora una volta decisivo Kolo Muani, centravanti francese in prestito dal PSG che ha trasformato in oro un pallone vagante in area di rigore.
Kolo Muani il fautore della svolta bianconera
Non ce ne voglia Dusan Vlahovic, ma il transalpino è un altro tipo di calciatore e con una ruleta si è letteralmente inventato da zero un’azione pericolosa che ha trovato nella freddezza di Conceicao il terminale perfetto per chiudere i conti con un Sommer che fino a quel momento era stato praticamente impeccabile. Dal vantaggio in poi, è stata gestione per la Juve, che ha giovato del rientro di Cambiaso, subentrato a un Savona che per l’ennesima volta negli ultimi tempi è stato sostituito per manifeste difficoltà con i diretti dirimpettai. Il recupero del terzino rappresenta una mano importante per il gruppo del tecnico italo-brasiliano, che rinfrancato dalle quattro vittorie consecutive (tra campionato e Champions) guarda con più ottimismo al futuro. Non c’è gioco che tenga, solo se vinci lavori più sereno e affronti le gare successive con più fiducia nei tuoi mezzi.