Con la vittoria sull’Hellas Verona per 2-0, la Juventus di Thiago Motta si è portata a -3 dal 3° posto occupato attualmente dall’Atalanta, la prossima avversaria dei bianconeri, a -5 dal Napoli (2°) e a -6 dall’Inter capolista e campione d’Italia in carica. Nerazzurri e partenopei hanno sostanzialmente perso due punti per parte pareggiando lo scontro diretto del Maradona, mentre la Dea non è andata oltre lo 0-0 interno contro il Venezia contro ogni pronostico.
Juventus-Verona 2-0: dalla contestazione ai tre punti
Ne hanno approfittato i bianconeri, che nel posticipo giocato ieri sera all’Allianz Stadium hanno anche risposto alla contestazione del tifo organizzato, iniziata addirittura domenica. I supporters hanno chiesto a Locatelli e soci di tirare fuori gli attributi, mentre all’allenatore hanno riservato un trattamento addirittura meno tenero con qualche parola grossa. Motta non si è scomposto ed è riuscito anzi a motivare al meglio la squadra durante il mini-ritiro del J Hotel. Il risultato è stata una prestazione quasi perfetta con due o tre sbavature difensive nella prima frazione di gioco, ma per il resto tantissime proiezioni offensive e numerose occasioni da gol.
Prestazione e attitudine
È vero, per quanto prodotto il risultato sta anche stretto, perché la Juventus poteva e doveva oggettivamente concretizzare di più. Si è percepita tanta ansia tra i calciatori di Motta in fase di finalizzazione, con Montipò che è stato spesso “centrato” dalle conclusioni della Juve, mentre in altre occasioni centrocampisti e attaccanti dei piemontesi hanno sbagliato le scelte. Nella ripresa, il tecnico italo-brasiliano, nonostante i ritmi sempre alti alla ricerca della rete, è riuscito a instillare nei suoi la pazienza necessaria per trovare la lucidità che ha portato soprattutto alla rete di Thuram e poi a quella di Koopmeiners.
Ovviamente, in campo ci sono 22 giocatori e la prestazione del Verona ha facilitato la vita della Juventus, che ha gestito una normale amministrazione in fase difensiva (anche Kelly è stato protagonista di una buona prestazione), ma si sa che ogni gara è una storia a sé e per la formazione torinese era importante portare a casa tre punti in una situazione che si è presentata analoga altre volte nel recente passato e che è costata un numero di punti importanti in chiave qualificazione alla prossima Champions League.
Calendario duro per i bianconeri
È questo, infatti, l’obiettivo che non deve perdere di vista la Juventus, non è il caso di fare voli pindarici, anche se la classifica è molto migliorata nelle ultime settimane e il primo posto fa gola a chiunque gli si avvicini. Nel calendario dei bianconeri ci sono la gara interna con l’Atalanta e le trasferte con Fiorentina, Roma e Lazio. Insomma, di tempo da qui a fine stagione non ce n’è ancora molto e visto che non sarà facile migliorare, sarà quantomeno importante trovare una certa linearità, senza effettuare ulteriori passi indietro. Troppe volte questa squadra è stata sulle montagne russe e Motta sa che per avere un’altra chance il prossimo anno, non dovrà risalirci più.