La Serie A 2023-2024 tornerà in campo dalla terza sosta per le nazionali con uno Juventus-Inter che varrà la vetta della classifica. Dopo alcuni anni di sofferenza, infatti, la Vecchia Signora è tornata in corsa per la prima posizione della graduatoria, anche se al momento i meneghini partono indubbiamente da una posizione di vantaggio. Non è solo l’attuale vetta della classifica, ma un po’ tutto il contesto. Innanzitutto, la formazione allenata da Simone Inzaghi ha ad oggi 31 punti, il miglior attacco (29 gol segnati) e la migliore difesa (solo 6 subiti). Quella di mister Massimiliano Allegri occupa il 2° posto a soli 2 punti di distacco con la seconda difesa della Serie A (7 gol incassati) e solo 19 segnati (7° attacco del torneo).
Un’Inter sempre più forte
L’Inter è viaggia sulle ali dell’entusiasmo che si è creato sostanzialmente nel finale della scorsa stagione, con una finale di Champions League che ha aggiunto ad un gruppo già forte una grande consapevolezza e fiducia nei propri mezzi. Nonostante alcuni addii pesanti durante la sessione del mercato scorso (da Skriniar a Dzeko, passando per Lukaku, Gosens e Onana), l’operato della dirigenza è stato ottimo e per giunta con risorse risicate. Bravo Simone Inzaghi ad amalgamare subito i nuovi, su tutti quel Thuram che fin qui non ha fatto rimpiangere né il belga né il bosniaco. La crescita, però, è abbastanza omogenea di tutto il gruppo nerazzurro, che fin qui non è riuscita nemmeno ad utilizzare tutti nuovi (Cuadrado e Arnautovic su tutti, senza dimenticare Klassen). Insomma, quello dei nerazzurri sembra essere un meccanismo con pochi difetti e se si pensa che ad oggi Sommer ha già raggiunto lo stesso numero di clean sheet che il suo predecessore Onana ha collezionato in tutto l’anno emerge chiaramente lo step in avanti fatto dall’Inter in termini di compattezza di squadra.
Juve più giovane e inesperta, ma
Dal canto suo, la Juventus proverà con l’apporto del ritrovato pubblico amico a riprendersi quel primo posto che ormai manca da troppo tempo. Dopo aver assaggiato la vetta solo per poche ore, la Vecchia Signora sa di partire sfavorita al cospetto di una squadra che ha avuto modo di costruirsi negli ultimi anni, mentre i bianconeri sono stati oggetto di diverse rivoluzioni. L’ultima la scorsa estate, con gli addii di molti calciatori di esperienza e caratura internazionale come Cuadrado, Paredes, Di Maria, Bonucci… Ai quali si aggiungono le assenze pressoché fino a fine stagione di Pogba e Fagioli.
La Juve è oggi una squadra giovane e per certi versi inesperta, che sta cercando di porre le basi per un nuovi ciclo. Nel mercato estivo è arrivato solo Weah e al posto di chi è andato via sono stati promossi diversi ragazzi provenienti dal settore giovanile, ed è stato confermato uno dei migliori del momento, Weston McKennie, che era considerato quasi un separato in casa. Grandi meriti di questa sorta di rinascita vanno a Massimiliano Allegri, che ha ridato fiducia e anche credibilità al suo stesso lavoro. Qualunque cosa faccia questa Juventus, che è tornata ad essere compatta e solida in difesa, lo fa con grande dedizione e totale unità di intenti con lo staff tecnico.
Derby d’Italia che vale lo scudetto?
Quella bianconera è una sorta di “cooperativa del gol” in cui segnano in tanti (addirittura 5 difensori, come nessun’altra squadra nei cinque campionati top europei), anche se poco gli attaccanti. È forse questa una delle pecche di una Juve che comunque anche quando produce, non riesce a mandare in rete i suoi centravanti. Il verdetto spetterà al campo dunque, ma in questo momento la bilancia pende dalla parte dei nerazzurri: se davvero la Juventus vorrà provare a tornare vincente, dovrà fare qualcosa di straordinario e sperare magari in qualche regalo dal mercato di riparazione.