Un pezzo di storia degli eSport si è compiuto con l’annucio che il campione di sim racing Cem Boloukbasi è stato ingaggiato per correre nella stagione 2022 con la Charouz Racing System, scuderia di F2. Si tratta del primo caso di un pilota virtuale arrivato alle monoposto reali, seppure nella serie cadetta. Un passaggio che fino a poco tempo fa sarebbe stato considerato impensabile.
Boloukbasi, dalla F1 eSport Series alle vittorie in F3
Il pilota turco, classe 1998, non è in realtà digiuno di motori. Boloukbasi vanta una lunga esperienza giovanile sulle piste di kart, e dal 2019 è tornato al mondo delle corse gareggiando nella GT4 European Series, in cui ha conquistato un secondo posto globale nel 2020. L’anno scorso lo ha visto correre in F3, sia nella Asian Championship che in Euroformula Open, in cui ha ottenuto due vittorie, sette podi e un quinto posto assoluto.
Nel mondo dell’eSport è invece attivo dal 2015. Dopo aver fatto parte del team G2 eSports FA Racing di Fernando Alonso, dal 2017 al 2019 ha partecipato alla F1 eSport Series, prima con la McLaren e poi con la Toro Rosso.
Un nuovo modo di intendere lo scouting?
Nella conferenza stampa di presentazione il 23enne è apparso entusiasta della chance di correre in F2. “Sono davvero felice di unirmi a Charouz Racing System… Ho lavorato molto per avere un’opportunità come questa. Farò tutto il possibile per onorarla” ha dichiarato ai giornalisti. “Credo di non aver ancora realizzato quanto sta accadendo; il mio era un sogno, e si sta concretizzando, è difficile trasmettere in parole ciò che sto provando”.
L’insolito percorso di Boulakbasi è al momento un caso unico nel panorama del motorsport, ma potrebbe costituire un ulteriore passo verso l’integrazione tra il mondo delle corse reali e di quelle virtuali, che in futuro potrebbero rappresentare per le scuderie un canale di scouting alternativo a quello tradizionale, con tutte le sue limitazioni legate alla disponibilità economica e di sponsor dei giovani piloti.