Faker, non è altri che il sudcoreano Lee Sang-hyeok, il prodigio di League of Legends e il giocatore di maggior successo nella storia. La sua storia, insieme alla carriera professionale, inizia nel 2013, quando attirò l’attenzione di SK Telecom T1 2 (in seguito noto come SK Telecom T1 K), una squadra affiliata all’organizzazione SK Telecom T1 con cui Faker ha firmato un accordo triennale nel 2020. Uno dei suoi punti forti? “Uno dei miei punti di forza è comprendere non solo il mio modo di giocare, ma anche la situazione dell’intera squadra”, afferma Faker, sottolineando l’importanza di mantenere la competitività fuori dalla vita offline. “Come si suol dire, non c’è nessun ‘io’ in una squadra.”
Faker e SK Telecom T1 – anche se il vero protagonista è stato Zeus toplaner dei T1 – si sono ancora guadagnati il titolo di campioni del mondo nel 2023, trionfando per la quarta volta al campionato del mondo di League of Legends, imponendosi 3-0 sul team cinesei dei Weibo Gaming. Nel 2020 ha firmato un accordo triennale con T1.
Faker età, stipendio e titoli
Faker, oramai leggenda degli eSports, ha vinto in carriera 4 titoli mondiali e 4 titoli nazionali e per questo motivo è anche il giocatore più pagato negli eSports. Quanto guadagna? Il suo stipedio attuale è circa di 3 milioni di dollari. D’altronde gli stipendi dei giocatori eSports sono da capogiro.
Soprannominato “Unkillable Demon King” oppure “God“, oramai non più solo un ragazzo (ha 27 anni) è il giocatore più vincente di sempre negli eSports ed è considerato il miglior giocatore e tecnicamente qualificato di League of Legends di tutti i tempi. Tuttavia Lee Sang-hyeok nella sua vita non è solo un giocatore: quando si ritirerà dalla tastiera infatti ha già espresso il desiderio e la sua intenzione di lavorare nel gruppo dirigente di Entertainment & Sports di cui è diventato comproprietario.
Faker: 5 cose da sapere sulla leggenda degli eSports
- Quando Faker si ritirerà dalla tastiera infatti ha già espresso il desiderio e la sua intenzione di lavorare nel gruppo dirigente di Entertainment & Sports di cui è diventato comproprietario. Nonostante i rumors realtivi ad un suo ritiro dopo il campionato del 2023 e la possibilità che passi ad una squadra diversa, Faker è sinonimo di T1 ed è un giocatore molto leale: non ha quindi nessuna intenzione di “andare in pensione” o di uscire da T1, con la quale rimarà sino al 2025.
- Uno dei suo tanti account di League of Legends di Faker è “Hide on bush” ed in fodno all’articolo sarà lui stesso a spiegare il significato della scelta del nickname. Uno dei motivi è che può rivelare la sua posizione all’altra squadra, inoltre è una tattica di distrazione: se la squadra nemica vede il nome di Faker sul cespuglio, potrebbe concentrare la sua attenzione lì invece che su altri giocatori che potrebbero essere più vulnerabili. Infine, Hide on Bush ha a che fare con motivi di privacy: essendo uno dei giocatori più famosi di LoL, probabilmente non vuole che tutti conoscano le sue informazioni personali.
- Faker ha ottenuto solo un pentakill in un gioco professionale: forse è perché ormai le squadre nemiche hanno paura anche solo di avvicinarsi a lui. È successo durante la LCK Champions 2015 Spring, quando Faker fece a pezzi NaJin e-mFire su LeBlanc, eliminando in breve tempo la squadra nemica e terminando la partita con un rapporto uccisioni/morte/assist di 10/2/ 6.
- Faker non gioca quasi mai con una skin: i i cosmetici in-game non fanno parte delle sue caratteristiche.
- Infine alcuni dei suoi segreti tra i quali mantenere inoltre distanti gli spazi di lavoro e di vita: deve allenarsi molto e questo richiede un duro lavoro, per questo nei tempi di pausa gli piace circondarsi di piante che alleviano alleviano i suoi occhi con il loro colore “verde calmante” e gli mantengono – dice lui – la mente calma. Certo, i concorsi di LoL sono intensi e la posta in gioco e lo stress diventano alti. “Sono abituato a giocare sotto pressione e ho sviluppato dei modi per mantenere la calma”, afferma. “Medito prima di una partita per liberare la mente da tutto ciò che accade intorno a me. Mi preparo anche con lo stretching”. A questo segreto aggiunge il “sapersi divertire” perchè il fallimento per lui è sempre un processo di apprendimento.