La Serie A giunge alla prima sosta per le nazionali e lo fa con alcuni rapporti di forza che, per il momento, sembrano essere definiti. Stiamo parlando solo di tre giornate, è doveroso sottolinearlo, ragion per cui noi analizziamo quello che si è verificato fino ad oggi, se tra qualche mese le cose cambieranno, non possiamo ad oggi saperlo. Fatta questa premessa, le impressioni estive in questo momento sembrano essere confermate, perché davanti si trovano a punteggio pieno le milanesi con 9 punti.
Inter: più soluzioni rispetto all’anno scorso
L’Inter sembra essere in questo momento la squadra più solida e quadrata, con 8 gol fatti e nessuno subito. Chi sosteneva in estate che senza Dzeko e Lukaku i nerazzurri avrebbero perso tanti gol, ad oggi si è sbagliato di grosso, perché la formazione di Simone Inzaghi segna tanto e subisce poco o nulla. Gran parte del merito va proprio al tecnico, ma c’è da dire che in una sessione iniziata in salita, con tante cessioni e difficoltà economiche, Beppe Marotta abbia fatto un grande lavoro consegnando al suo tecnico giocatori già pronti e di caratura internazionale. Sembrerà un paradosso, ma pur avendo perso elementi del calibro dei due attaccanti, Skriniar, Brozovic e Onana, l’Inter oggi ha ancora più soluzioni, visto che può permettersi di tenere in panchina gente come Frattesi, Klassen, Cuadrado e Arnautovic, che giocherebbero praticamente in tutte le altre squadre di Serie A.
Ottimo anche il lavoro svolto fin qui da Stefano Pioli, che ha amalgamato in pochissimo tempo diversi nuovi elementi, dando nuova linfa a calciatori reduci da stagioni deludenti come Loftus Cheek e non facendo rimpiangere perdite importanti, anche in termini di carisma, come quelle di Tonali, Ibrahimovic e Brahim Diaz. Dopo il calo denotato nella stagione scorsa (ricordiamo che senza la penalizzazione della Juventus i rossoneri sarebbero rimasti fuori dalla Champions League), il Milan sembra aver nuovamente imboccato la strada giusta e il derby dopo la sosta arriverà a fagiolo, proprio per capire quale tra le due milanesi eventualmente sta meglio e ha le più ampie prospettive di sviluppo.
Juventus terza forza ma…
La terza forza del campionato è al momento la Juventus (a pari punti con la sorpresa Lecce), che ad Empoli ha ottenuto una vittoria autorevole, seppur con il brivido. Sì, perché i bianconeri non hanno praticamente concesso nulla ai toscani di Paolo Zanetti (non a caso fermi ancora a zero punti), ma hanno chiuso la partita solo all’81’ con la sgroppata di Chiesa lanciato dal subentrato Milik. In una gara in cui hai avuto diverse occasioni per chiuderla, compreso un calcio di rigore sbagliato da Vlahovic, lasciare la contesa aperta per 80 minuti potrebbe rivelarsi un delitto. Perché basterebbe una minima distrazione per compromettere il risultato. Max Allegri è per questo rimandato, perché la nuova proposta di gioco che si era vista ad Udine sembra sia un lontano ricordo, ma stiamo parlando pur sempre di una squadra che è ringiovanita molto, ha perso elementi esperti e con diversi gol e assist nelle gambe, e avrà bisogno di tempo per crescere. L’obiettivo ormai dichiarato, anche dal Football Director Cristiano Giuntoli è tornare in Champions, perché è indubbio che oggi le milanesi e anche il Napoli abbiano qualcosa in più.
Napoli di Rudi Garcia che incappa nella prima sconfitta stagionale giocando sicuramente meglio della Lazio di Maurizio Sarri, che se la gioca esattamente come lo scorso anno, con un atteggiamento accorto e ripartenze veloci. E come nella passata stagione al Maradona è beffa per i partenopei, con i biancocelesti che centrano la prima vittoria stagionale e rilanciano le proprie ambizioni. In questo senso, dopo la sosta sarà molto suggestivo il match dell’Allianz Stadium contro la Juventus. Nessuno però si illuda sui campioni d’Italia: non sono in crisi, sono in salute e saranno sicuramente una delle protagoniste per i primissimi posti.
Roma: troppi infortuni, Mourinho che fai?
La delusione più grande di questo inizio di stagione è dunque la Roma di José Mourinho, una squadra costruita in fretta e furia soprattutto negli ultimi giorni di mercato e che ha troppi elementi dalle condizioni fisiche incerte. Lukaku è l’ultimo arrivato e dopo essersi allenato da solo a lungo, avrà bisogno di tempo per trovare la forma migliore. Renato Sanches non si è mai visto, confermando la sua nomea di calciatore molto forte, ma altrettanto fragile. Dybala è già al secondo infortunio muscolare di questo inizio di stagione ed ha giocato solamente una partita. Per di più, chi gioca sembra denotare una scarsa condizione atletica (carichi di lavoro fatti per essere al top più in là?) e inoltre la squadra ha smarrito quella compattezza che le ha consentito lo scorso anno di arrivare in primavera in corsa per due obiettivi, qualificazione in Champions e finale di Europa League. Il piatto piange e dopo la sosta servirà una svolta.