Statisticamente, la squadra che vince gli Europei di solito fa bene anche nel successivo Campionato del Mondo. Ecco che allora l’Italia pensa già ai Mondiali, provando ad andare avanti il più possibile dopo la clamorosa eliminazione all’edizione di Russia 2018.
L’Italia ai Mondiali: chi ci sarà ancora tra i protagonisti di Euro 2020
Una delle forze dell’Italia di Mister Mancin è stato il perfetto equilibrio tra giocatori esperti e nuovi talenti.
Sicuramente rivedremo anche nei Mondiali del 2022 alcuni giocatori che sono proprio ora nel top della loro carriera, come ad esempio Verratti, Insigne Jorginho.
Allo stesso modo, saranno sicuramente di nuovo protagonisti alcuni giovani che già hanno dimostrato di essere tra i migliori al mondo nel proprio ruolo e non posso che migliorare ancora. Tra questi troviamo ovviamente Barella, Chiesa e l’MVP di Euro2020 Donnarumma.
Il dubbio principale è per i due centrali: Bonucci e Chiellini iniziano ad avere una certa età (soprattutto il secondo) e fare previsioni sulle loro condizioni fisiche tra un anno non è semplice, anche perché più volte nel corso di questa stagione sono stati acciaccati.
I nuovi che possono giocarsi un posto
Le nuove generazioni fanno però ben sperare. Bastoni e Raspadori, pur senza avere un ruolo da protagonisti in questo mese, erano comunque già nel gruppo e probabilmente lo saranno anche tra poco più di un anno.
Tutti gli appassionati sperano di vedere nuovamente ad alti livelli lo sfortunatissimo di Zaniolo. Un posto potrebbe anche ritagliarselo Kean, già più volte convocato da Mancini ma lasciato a casa prima degli Europei. Stesso discorso valido anche per Mancini, difensore della Roma che potrebbe proprio prendere il posto di uno tra Bonucci e Chiellini.
L’unico dubbio rimane in attacco. Immobile e Belotti non hanno mai convinto a pieno. Abbiamo già citato Raspadori e Kean, ma è necessario fare una piccola nota anche per Scamacca: questa potrebbe essere la stagione della sua esplosione dato che sarà con ogni probabilità al centro del progetto del nuovo Sassuolo.
Le premesse per fare di nuovo molto bene ci sono tutte. Fino a dove può spingersi l’Italia?