Mancano solo 180 minuti al termine del campionato di Serie A 2024-2025, ma è ancora tutto in gioco. A parte la retrocessione del Monza, maturata già da tempo, può succedere letteralmente di tutto, in vetta e in coda. A giocarsi lo scudetto sono Napoli e Inter, mentre l’Atalanta è ormai certa del 3° posto. Bagarre per la Champions League, così come in zona retrocessione, dove ci sono in totale sei squadre aritmeticamente a rischio.
Juventus: il confronto tra le ultime due stagioni
Questo perché è un campionato livellato verso il basso, in cui la corsa al “ciapa no” ha lasciato aperte diverse porte. Per ricordare qualche numero, lo scorso anno, dopo la 36a giornata di Serie A in testa c’era l’Inter con 92 punti a +18 sul Milan. Oggi in testa c’è il Napoli a 78, a +1 sull’Inter. La Juventus, invece, era terza con 67 punti, oggi è quarta a 64, a pari punti con la Lazio, a +1 sulla Roma e a +2 sul Bologna.
Insomma, i bianconeri sono ancora artefici del proprio destino, ma non hanno altri bonus da giocare: devono battere in casa l’Udinese con tantissime assenze tra infortuni e squalifiche, poi all’ultima giornata dovranno andarsi a giocare il quarto posto in casa di un Venezia che con ogni probabilità sarà impelagato nella lotta per non retrocedere. Qualcuno nei mesi scorsi chiedeva di non fare paragoni tra le due stagioni, ma a due gare dal termine ormai i paragoni si possono e si devono fare. Di questi tempi un anno fa la Juve aveva ottenuto 18 vittorie, 13 pareggi, 3 sconfitte, con 49 gol fatti e 28 subiti. Quest’anno ha ottenuto 16 vittorie, 16 pareggi e 4 sconfitte, con 53 gol fatti e 33 subiti.
Sulla carta uno score peggiore, che conferma come il progetto definito da Danilo “fantasioso” è nato morto e tra poche settimane, Mondiale per Club permettendo, la Vecchia Signora sarà chiamata a una nuova rivoluzione. Tra giocatori in prestito secco che rientreranno alla casa madre, tanti prestiti che rientreranno a Torino e giocatori in uscita per questioni contrattuali e di volontà personale, nella migliore delle ipotesi la nuova Juve avrà tra 7 e 10 giocatori nuovi. Oltre all’allenatore e a un assetto societario tutto da definire.
Un altro anno zero per i bianconeri?
Sì, perché Igor Tudor è tutt’altro sicuro di restare: anche in caso di quarto posto, la Vecchia Signora si è tenuta una clausola che consentirà ai bianconeri di non confermarlo nemmeno a obiettivo sportivo raggiunto. Il motivo è presto detto: l’obiettivo è quello di riportare Antonio Conte a Torino e pare che negli ultimi giorni anche il tecnico salentino abbia mandato segnali positivi in questo senso. Quanto all’assetto societario, Francesco Calvo ha già confermato che non rimarrà oltre il termine di questa stagione, mentre è tutt’altro che certo il destino del direttore sportivo Cristiano Giuntoli. Nonostante abbia avviato diverse trattative in entrata e in uscita, l’ex Napoli e Carpi continua ad essere in discussione per quanto accaduto in questa stagione. In definitiva: un’altra rivoluzione, un altro anno zero. Su tutta la linea.