Solitamene Massimiliano Allegri è un buon profeta, ma stavolta le sue previsioni si sono rivelate ben lontane dalla realtà. “Abbiamo chiuso tutto la passata stagione”, aveva dichiarato qualche settimana fa il tecnico livornese, a proposito delle vicende extra campo che hanno condizionato la passata stagione della Juve, conclusasi con un danno finanziario, sportivo e di immagine immane. Evidentemente, l’allenatore bianconero pensava che questa sarebbe stata un’annata normale, in modo da poter lavorare serenamente sui giovani e porre le basi per la rinascita della Vecchia Signora.
La smentita vendita della Juventus
Niente affatto, perché dopo tre giornate è già successo di tutto dentro e fuori la Continassa. in particolare in questi giorni, dove tra voci scandalistiche e problematiche concrete, il nome della Juventus è finito costantemente tra le primissime notizie dei media. A partire dalla possibile vendita dalla società, smentita nel giro di pochi minuti con un comunicato ufficiale di Exor. Come del resto avevo già anticipato sul mio profilo Twitter prima della nota, la Juve non è in vendita, ma non è un mistero che stia cercando un socio di minoranza per rilanciare il progetto sportivo e strategico. Tutto passerà da un prossimo aumento di capitale e dal delisting dalla Borsa di Milano, poi si valuteranno le proposte già pervenute da veri e propri colossi dell’industria internazionale.
La causa intentata da Bonucci
L’altro caso che sta agitando le acque attorno alla Juventus è la causa che Leonardo Bonucci ha deciso di intentare nei confronti del suo ex club. Nonostante il trasferimento agevolato all’Union Berlino, l’ex capitano bianconero è sicuro di non essere stato trattato come previsto dal contratto collettivo dei calciatori. A tal proposito, tramite i suoi legali, ha avviato ufficialmente l’iter legale per cercare di ottenere giustizia. La posizione della Vecchia Signora, del resto, non è mai cambiata e ha già dichiarato pubblicamente di aver rispettato i protocolli del caso, mettendo a disposizione di Bonucci strutture e personale adeguato per potersi allenare regolarmente, seppur non con gli altri compagni. Le cose, come sempre avviene quando ci sono di mezzo i tribunali, andranno probabilmente per le lunghe, ma non è di certo qualcosa che aiuta a vivere più serenamente ambo le parti. Inoltre, in questo modo sembra essere precluso un ritorno futuro del difensore a Torino, nemmeno per una sorta di gara di addio.
Le spiegazioni dovute da Pogba
Infine il caso relativo alla positività al doping di Paul Pogba. La Juventus è assolutamente tranquilla sulla questione, sicura di non aver prescritto al calciatore alcun farmaco vietato. Allo stesso tempo, il calciatore – che ha parlato per bocca della sua agente Pimenta – ritiene di aver agito in totale buona fede. In attesa delle controanalisi che difficilmente smentiranno i primi test, l’idea che mi sono fatto è la seguente. Non ho alcun dubbio sull’onestà del calciatore, che seppur in un momento assai delicato della sua carriera e della sua vita, mai e poi mai avrebbe volontariamente infranto le regole antidoping.
Gli atleti moderni, soprattutto nel calcio, sono monitorati costantemente dai propri club e dalle istituzioni, con controlli a sorpresa anche durante gli allenamenti. Siamo nel 2023 e poiché in materia si sono fatti notevoli passi avanti, è quasi impossibile doparsi volontariamente. Limitandoci dunque al racconto dei quotidiani Gazzetta dello Sport e Tuttosport, la buona fede del calciatore sarebbe sostanzialmente confermata, poiché avrebbe assunto un integratore su suggerimento di un medico esterno alla Juve. Sicuramente, da parte sua può esserci stata una leggerezza, ma se sarà in grado di dimostrare che la cura è stata effettuata non per motivi calcistici e in assoluta buona fede, la sanzione nei suoi confronti potrebbe essere di molto mitigata. Addirittura potrebbe esserci il patteggiamento di una squalifica di alcuni mesi.
Insomma, un caso in linea con tanti altri della storia recente della Serie A, che ovviamente non hanno avuto la stessa enfasi mediatica. Al solito, tutto ciò che riguarda i bianconeri diventa roboante, poiché la Juventus alimenta ascolti e guadagni per tutti. Addirittura, in alcuni casi favorisce le carriere. Quindi, non c’è da scandalizzarsi se in un servizio sui giovani e la pornografia, sulla TV di Stato venga scelto casualmente un ragazzino che sta davanti ad un PC con la maglia della Vecchia Signora…