Dopo il successo in Coppa Italia contro la Lazio, la Juventus torna a vincere anche in campionato battendo di corto muso la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Negli ultimi 8 incroci tra Massimiliano Allegri e il tecnico viola, in ben 5 occasioni il risultato è stato il medesimo (1-0) e con un copione spesso simile: possesso palla sterile per i toscani e bianconeri che incassano i 3 punti capitalizzando al massimo quanto creato. Sono in tutto 9 i precedenti tra questi due tecnici e Allegri è una vera e propria bestia nera di Italiano, che ha perso 7 volte, vincendo 1 sola.
La Juve tiene a distanza le inseguitrici
Due vittorie di fila i supporters bianconeri non le ricordavano ormai da mesi e francamente c’è poco da fare gli schizzinosi. Così come era importantissimo indirizzare la semifinale di andata di Coppa Italia, altrettanto era importante battere i viola e portare a casa tre punti in qualunque modo, visto che il successo ha consentito di mantenere le distanze sulla Roma e di allungare su Bologna e Atalanta in chiave Champions League.
La gara è stata ancora un volta in linea con la stagione di Madama. Nel primo tempo i bianconeri sono stati a tratti tambureggianti, senza concedere nulla alla Fiorentina e creando almeno 4 palle da gol nitide. Un gol regolare e tre annullati sembravano essere un buon viatico nella ripresa. Invece, la squadra di Max Allegri, pur concedendo pochissimo, è stata costretta nella propria trequarti praticamente fino al triplice fischio finale. Solo la mancanza di un altro spartito da parte dei toscani, monotematici e prevedibili, ha evitato alla Juve che la partita si riaprisse.
In generale, è stata una prova di volontà da parte dei bianconeri, che tecnicamente hanno lasciato anche stavolta a desiderare. Particolarmente in palla è sembrato Dusan Vlahovic, che ha anche esultato senza trattenersi al cospetto della sua ex squadra. Miracoloso Szczesny, che ha dimostrato per l’ennesima volta di essere uno dei migliori nel suo ruolo in questo momento a livello mondiale. Con un caro saluto a chi ne chiedeva la sostituzione con (il pur bravo e miglior secondo in circolazione) Perin. Meno brillante rispetto alle ultime uscite Chiesa, mentre Yildiz ha fatto arrabbiare Allegri (e anche una parte di tifoseria sana) per non essere andato alla bandierina in un momento topico della gara. Lo hanno sempre fatto campioni come Ronaldo, Modric, Totti, Del Piero… non è peccato e bene fa l’allenatore a insegnare anche queste cose a chi ha ancora molto da imparare.
Allegri verso l’addio a fine stagione
Saranno gli ultimi “consigli” da parte del tecnico livornese, per il quale ormai il dado sembra sia stato tratto. Al termine della stagione, a meno di clamorose retromarce, la Juventus cambierà guida tecnica e il principale indiziato a sostituirlo è Thiago Motta del Bologna. L’obiettivo della dirigenza bianconera sarà quello di consolidare le entrate rimanendo tra le prime quattro anche il prossimo anno, qualificandosi alla Champions League e arrivando più avanti possibile in questa competizione. Se poi arriverà qualcosa in più prima del previsto, tanto di guadagnato.
Resta da capire come avverrà la separazione da Max Allegri, ovvero se si tratterà di un addio indolore o se il tecnico toscano, non avendo fretta di intraprendere altre avventure, rimarrà inoperoso incassando tutto quanto gli deve la società. Tra vecchio e nuovo, dunque, il cambio di guida tecnica alla Juve potrebbe costare circa 20 milioni, ma ormai la strada è tracciata e non si torna indietro. L’area tecnica supporterà Max fino alla fine di questa stagione, poi ci sarà un nuovo anno zero.