La squadra è concentrata al 100% sulla qualificazione alla prossima Champions League, ma sarà un’altra estate di grandi cambiamenti in casa Juventus. L’antipasto è rappresentato dalle dimissioni di Francesco Calvo, da tempo insoddisfatto per il suo ruolo marginale, divenuto ancora più marginale con l’accrescimento del potere del duo composto da Maurizio Scanavino e Cristiano Giuntoli. L’amministratore delegato ha da qualche tempo lasciato l’incarico in GEDI per concentrarsi solamente sul club bianconero, mentre il direttore sportivo sta lavorando alacremente in entrata e in uscita per sistemare gli errori cui egli stesso ha contribuito nelle due precedenti stagioni.
John Elkann si “riprende” la Juve
Attenzione, però, perché le indiscrezioni che circolano da qualche tempo parlano di un John Elkann sempre più in prima linea per spingere la Juve alla rinascita. Posto che il “padrone”, ovvero colui che tira fuori i soldi, ha sempre l’ultima parola su tutto, stavolta sembra che il numero uno di Exor sia sceso in campo in prima persona. Ne abbiamo avuto la prima testimonianza dall’esonero di Thiago Motta, per il quale l’azionista di maggioranza ha scavallato senza problemi ad e ds, scegliendo Igor Tudor come traghettatore, mentre l’area sportiva invece contattava Gasperini e Mancini.
L’ascesa di Giorgio Chiellini
Da lì, in poi, però, Elkann non si è di certo fermato, guardando con un occhio diverso tutto il lavoro svolto dal nuovo corso. Se prima si faceva un po’ più raccontare le cose, oggi vuole toccare con mano e capire cosa non abbia funzionato e cosa non stia ancora funzionando. Non è un caso, che per estendere il suo braccio si sia affidato sempre più in queste ultime settimane a Giorgio Chiellini. L’ex capitano bianconero, ovviamente, non ha mai spinto per finire in prima linea, ben consapevole di potersi bruciare in un momento storico in cui c’è la caccia alle responsabilità di una crisi.
Giusto che oggi si prenda meriti (pochi) e colpe (tante), che ha avviato questo nuovo progetto che sembra piuttosto nato morto. La sua esperienza, però, non è in dubbio e non è corretto quello che si è letto in giro soprattutto negli ultimi tempi: è inesperto, non saprebbe che pesci prendere. Dopo l’esperienza di campo, che è vero, da sola non basta a formare un tecnico o un dirigente, Chiellini ha dato seguito ai suoi studi di settore lavorando prima nella dirigenza del Los Angeles FC e poi in quella della Juventus, facendo appunto quella gavetta necessaria e propedeutica ad altri ruoli.
Le prossime mosse
Oggi non possiamo sapere quanto sia pronto, ma in questi mesi ha avuto modo di accrescere le sue conoscenze partecipando alle riunioni in Lega, ai vari incontri ufficiali in UEFA. Per John il momento è propizio per fargli fare un salto di livello e non è un caso che si stia affidando soprattutto a lui per la scelta dei prossimi uomini da Juve. Dall’allenatore (Antonio Conte in pole), al nuovo staff di preparatori atletici (Antonio Pintus il preferito assieme ad altri precedenti prof che hanno lavorato alla Continassa), senza tralasciare la questione direttore sportivo. Oggi, come è giusto che sia, il mercato lo sta facendo Giuntoli e vorrei vedere che non fosse così, se poi sarà ancora lui a proseguire il lavoro nei prossimi mesi, lo scopriremo solo vivendo.