È arrivato il tanto atteso momento delle ufficializzazioni per la Juventus. Nonostante le narrazioni parlino di una società immobile sul mercato, tra poche ore i bianconeri presenteranno alla stampa e ai tifosi Paul Pogba e Angel Di Maria. Entrambi presi a parametro zero, e scusate s’è poco. Senza fare torto ad alcuno, seppur non proprio giovanissimi, come vorrebbe ormai una parte della tifoseria completamente ottenebrata da videogame e teorici del nulla, si tratta di due tesseramenti che alzano in maniera importante il tasso tecnico della rosa a disposizione di Massimiliano Allegri.
Due colpi della Juve molto sottovalutati
Stiamo parlando di un titolare della nazionale francese campione del mondo e di un titolarissimo da anni della nazionale argentina, che a 34 anni continua a spingere in panchina gente più giovane come Paulo Dybala. Il fatto che mediaticamente la Juventus non si sia esposta, lavorando molto in silenzio per un lungo periodo, fa apparire queste due operazioni come normale amministrazione, ma così non è. Soprattutto nel caso di Pogba, venduto per 110 milioni allo Manchester United, che lo perde per la seconda volta a parametro zero. Inoltre, il francese aveva offerte molto più ricche, invece ha scelto di tornare alla Vecchia Signora. Insomma, checché ne dica la narrazione sulla possibile cessione di de Ligt, Madama ha ancora tanto appeal internazionale (e gli altri colpi in arrivo lo confermeranno ulteriormente).
Altri acquisti, a prescindere da de Ligt
Ricapitolando, venerdì la Juventus accoglierà per visite mediche e firma il Fideo (Di Maria dovrebbe arrivare a Torino già giovedì sera), mentre sabato sarà il turno di Paul Pogba. Il ‘Polpo’ sarà accompagnato da Rafaela Pimenta, avvocato dell’agenzia Raiola che cura i suoi interessi e che con la Juventus parlerà anche di Matthijs de Ligt. L’olandese cade a fagiuolo per consentirmi di approfondire un’altra narrazione distorta di questo calciomercato della Juve. I bianconeri stanno facendo di tutto per portare a Torino al più presto anche Nicolò Zaniolo (il sogno della dirigenza sarebbe quello di chiudere il weekend con un terzo annuncio ufficiale), ma l’acquisto del calciatore della Roma non è legato alla partenza dell’olandese.
A parte il fatto che al momento né Chelsea né Bayern Monaco hanno proposto quanto chiede Maurizio Arrivabene, ovvero una cifra vicina ai 100 milioni di euro, senza contropartite, l’addio dell’ex Ajax non è fondamentale per effettuare altri innesti. Innanzitutto sfugge, a qualcuno che racconta il calciomercato, che la Juventus abbia abbassato notevolmente il monte ingaggi nell’ultimo biennio. Inoltre, con l’ultimo aumento di capitale è crollato l’indebitamente netto e di conseguenza la dirigenza bianconera potrebbe permettersi anche qual che passo più lungo della gamba pur di rafforzare la squadra.
Le narrazioni sul mercato della Juventus
Ad oggi, tanto per intendersi, la Juve ha speso zero del budget di mercato per i cartellini. Pogba e Di Maria arrivano da free agent, consentendo a Cherubini di concentrare il suo tesoretto sugli altri colpi da mettere a segno. La cessione di de Ligt, volendo approfondire, cambierebbe sostanzialmente i piani, poiché al centro della difesa dovrebbe arrivare un top e non un elemento “di contorno”, ma soprattutto metterebbe nelle mani della Vecchia Signora un’ulteriore potenza di fuoco. Insomma, non è affatto vero che i bianconeri oggi non possano permettersi certi colpi. Addirittura, si è detto che Madama non potrebbe acquistare Milinkovic-Savic per costi di cartellino (60-70 milioni) e ingaggio (4 milioni l’anno). Cioè, stiamo parlando della stessa Juventus che a gennaio ha preso Vlahovic dalla Fiorentina per circa 90 milioni dando al serbo uno stipendio da 7 milioni netti…
Davvero faccio fatica a comprendere questo tipo di narrazione, se non nel voler cavalcare, trovando seguito, i sentimenti negativi di una tifoseria delusa dalle ultime due stagioni. Piaccia o non piaccia, la Juve ha soldi e appeal per fare grandi colpi. La proprietà e la dirigenza vogliono assolutamente farli e tornare a vincere al più presto. Poi, ovviamente, tutti saranno giudicati come sempre dai risultati.