Quella tra Juventus e Milan di ieri sera è stata una gara non all’altezza del blasone dei due club. Il che la dice già lunga sul momento storico che entrambe le società stanno attraversando. Ad essere onesti, per, la squadra di Massimiliano Allegri qualcosa ha fatto, mentre quella allenata da Stefano Pioli, soprattutto nel secondo tempo, ha pensato esclusivamente a difendersi (nemmeno un tiro nello specchio in 90 minuti). Fatto sta che il risultato dice 0-0, ragion per cui la strategia del tecnico rossonero, che era quella di tornare a Milano con un punto, ha funzionato alla perfezione.
Grande rammarico, dunque, per i bianconeri, che hanno preparato la gara molto bene. A sorpresa Max Allegri ha messo Weah su Leao e il portoghese è stato letteralmente annullato dall’americano, calciatore che fin qui è stato più un oggetto misterioso che altro. Bene anche Cambiaso dentro il campo, mentre nelle rotazioni degli attaccanti Chiesa e Milik hanno fatto sicuramente meglio di Vlahovic e Yildiz, ragazzo tecnicamente già eccelso, ma che ancora paga la gioventù in certi tipi di partite.
Il milanista Sportiello migliore in campo
Alla fine dei giochi il migliore del match è Sportiello, portiere del Milan autore di almeno quattro parate, due delle quali ai limiti del miracoloso. Ancora una volta la Juventus non ha capitalizzato quanto prodotto e purtroppo questa costante alla fine ha un peso specifico importante per l’economia di una stagione. Il dato positivo è che rispetto alle ultime uscite la squadra di Allegri abbia difeso meglio, con Bremer parso in netta crescita rispetto alle gare contro Cagliari e Lazio. Tutta la squadra, a dire il vero, è parsa più in palla a livello atletico e di atteggiamento, ma se non è bastato nemmeno questo, vuol dire che c’è ancora troppo che non va.
Juve: serve aria fresca, addio Allegri
E non stiamo parlando dell’ennesima sceneggiata di un giocatore sostituito, quelle le abbiamo viste sempre, anche nel ciclo vincente di Antonio Conte. La verità è che questa squadra una volta persa la possibilità di lottare per lo scudetto, con tanti punti fatti nella prima parte di stagione, semplicemente si è trascinata settimana dopo settimana e ora ha 4 partite per fare i 6 punti che mancano (la quota potrebbe comunque abbassarsi ancora) per qualificarsi alla prossima Champions League. La prestazione di ieri in questo senso è incoraggiante, anche in vista della finale di Coppa Italia in programma il 15 maggio all’Olimpico contro l’Atalanta, ma è evidente che serva aria fresca e ci sia bisogno di nuovi stimoli alla Continassa.
Pagherà per tutti Allegri, che sarà sostituito con ogni probabilità da Thiago Motta, al quale però va un grande in bocca al lupo. La rosa della Juventus, infatti, ha bisogno di un bel po’ di modifiche e la situazione finanziaria, che ha come obiettivo primario la sostenibilità, quasi certamente impedirà a Cristiano Giuntoli di effettuare tutte le operazioni che vorrà. Insomma, alcune cose si potranno fare, per altre servirà tata creatività da parte di ds e allenatore, che avranno come obiettivo primario anche il prossimo anno l’ingresso in Champions League e un percorso europeo più brillante possibile. Se poi dovesse arrivare qualcosa di più tanto meglio. Sarà un nuovo anno zero, lo ha dichiarato senza mezzi termini il proprietario del club, i tifosi si armino di pazienza.