All’Inter manca l’ultimo step, la Juve ha già staccato il pass per gli ottavi del Mondiale per club. Dopo il pareggio deludente all’esordio contro il Monterrey (1-1), i nerazzurri allenati da Cristian Chivu hanno battuto in rimonta i giapponesi dell’Urawa per 2-1. L’impressione che si ha è che i meneghini siano logori per la lunga stagione scorsa, costellata di impegni in tutte le competizioni (oltre 60 partite) e con alcuni elementi distratti dalle voci di mercato. Somiglia molto all’anno post triplete, quando i nerazzurri avrebbero dovuto rinnovare piuttosto che tentare di proseguire con gli stessi elementi. Beppe Marotta dribbla abilmente le domande dei giornalisti, ma l’impressione è che nelle prossime settimane l’Inter effettivamente si rinnoverà, cedendo qualche elemento importante ma avanti con gli anni e sostituendolo con giovani che si faranno, presto o tardi.
Inter: c’è da ricostruire
Del resto, Oaktree non sembra intenzionata a spendere soldi di tasca propria e il bond da 400 milioni sarà rimborsato prevalentemente attivando un nuovo prestito da 350 milioni. Parametri zero e giovani che si sono messi in mostra nell’ultima stagione, prevalentemente di Serie a, sembrano essere i principali obiettivi della squadra di Milano. Oggi, però, c’è da conquistare contro il River Plate al terzo turno (attualmente le due squadre sono appaiate a quota 4 punti in vetta) la qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale per club, una competizione che comunque dà prestigio e soldi importanti per le casse del club.
Lo sa bene anche la Juventus, che il pass per gli ottavi lo ha già staccato portando a casa una cifra molto vicina ai 30 milioni di euro. Dopo il 5-0 rifilato all’Al Ain, infatti, gli uomini allenati da Igor Tudor hanno battuto per 4-1 il Wydad AC. Entrambe le avversarie non possono essere considerate superiori a quelle affrontate dall’Inter, ma la Vecchia Signora il suo l’ha fatto. Queste gare solitamente nascondono grandi inside, invece la Juve non si è fatta sorprendere, anche se ieri contro i marocchini ha incontrato qualche difficoltà in più.
Manchester City esame importante per la Juve di Yildiz
Yildiz è stato indubbiamente il mattatore del match: dopo aver propiziato la rete dell’1-0, al termine di un’azione ben congeniata con Thuram, il numero 10 turco ha siglato il 2-0 con una bordata all’incrocio, mentre il 3-1 è una rete che ricorda ai più le scorribande con rientro in area di rigore che furono un marchio di fabbrica di Alessandro Del Piero. Importante, per la cronaca e il morale, anche il gol del definitivo 4-1 siglato da Vlahovic su calcio di rigore: un penalty conquistato dal centravanti serbo, che appena è entrato è stato molto attivo e desideroso di far bene. Non si può dire la stessa, cosa, per esempio, di Koopmeiners, prima schierato come mediano poi come trequartista, ma letteralmente imbambolato in attesa di chissà cosa. In generale, è stata una vittoria sulla carta semplice per la Juventus, anche se nella prima frazione di gioco i bianconeri hanno rischiato grosso su alcune palle da fermo (problema endemico) e nel finale sono stati salvati due volte da Di Gregorio. Errori e orrori (come quello globale da cui è scaturito il gol del momentaneo 2-1) che preoccupano in vista di match contro squadre di livello superiore come il Manchester City. Sarà quello il banco di prova importante per i piemontesi, che voglio diventare grandi la prossima stagione, ma hanno ancora tanto da fare, tra mercato, dirigenza e proposta tattica.