La Juventus deve evitare a tutti i costi che questa stagione si concluda letteralmente con un nulla di fatto, lasciando sostanzialmente le macerie per la prossima. Certo, c’è di mezzo il Mondiale per Club, ma sembra una competizione alla quale si penserà solo ed esclusivamente per gli introiti, visto che la rosa perderà diversi elementi e potrebbero essere utilizzati alcuni rientri dai prestiti, che però non sono comunque nei piani futuri del club.
Il progetto “spettacolo” è nato morto
Inutile girarci attorno, il progetto sponsorizzato da Cristiano Giuntoli a inizio stagione, “vincere in un modo nuovo, dominando il gioco”, è tramontato sul nascere. Mai in lotta per il titolo, eliminata dalla Champions League in malo modo, idem dalla Coppa Italia (per mano delle riserve dell’Empoli), fallita la Supercoppa Italiana, alla Juve non resta che la qualificazione alla prossima Champions. Un traguardo prestigioso dal punto di vista sportivo, ma anche finanziario, visto che dal quarto posto dipenderà la cifra dell’aumento di capitale che la proprietà ha già annunciato.
Inoltre, dalla disputa o meno della “coppa dalle grandi orecchie”, dipenderà anche la costruzione della nuova rosa. Insomma, dopo il terzo posto e la vittoria della Coppa Italia dello scorso anno, bisogna evitare a tutti i costi che restino solo macerie, dopo una rivoluzione tecnica e tattica che è stata anche molto costosa. La proprietà della Vecchia Signora si sta muovendo per sistemare tante cose, dalla sostituzione del dimissionario Francesco Calvo al rafforzamento dell’area sportiva, ma è fondamentale evitare la seconda stagione senza Champions in tre anni, che farebbe per giunta scattare i malus sui compensi dei nuovi sponsor di maglia.
Juve: novanta minuti che decidono tante cose
Nel prossimo weekend si giocheranno dunque gli ultimi e decisivi 90 minuti e la Juventus ci arriva con un punto di vantaggio sulla Roma e due sulla Lazio. I bianconeri non sono però nelle condizioni di poter fare calcoli, visto che mentre loro se la dovranno vedere con il Venezia in trasferta, e la squadra di Eusebio Di Francesco può ancora salvarsi, la Lazio sarà di scena all’Olimpico contro il Lecce, mentre la Roma sulla carta non dovrebbe trovare al Grande Torino grande opposizione da parte dei granata salvi da tempo.
La squadra allenata da Igor Tudor arriverà senza diversi elementi importanti, ma dopo una gara a senso unico contro l’Udinese. La squadra di Runjaic è sbarcata a Torino solo con lo scopo di difendersi, rendendo la vita difficile alla Signora più che altro nel primo tempo, ma senza mai rendersi pericolosa davanti. Una gara poco o tanto allenante? Lo scopriremo il prossimo fine settimana, anche se sia chi ha giocato dall’inizio sia chi è subentrato è sembrato avere birra e voglia a sufficienza per fare questo ultimo step stagionale.
La Juve è padrona del proprio destino, ma per centrare l’obiettivo dovrà evitare distrazioni e soprattutto di incappare in quei fantasmi che ciclicamente si sono presentati nel corso della stagione. Questa squadra giovane e inesperta spesso si è sciolta davanti alle prime difficoltà: a Tudor e agli elementi che hanno quel briciolo di personalità in più il compito di trascinare questo gruppo verso una prestazione solida e senza fronzoli.