Dopo i KO con Napoli e Benfica la Juventus di Thiago Motta è tornata alla vittoria ieri nel lunch match contro l’Empoli. Tre punti pesantissimi per i bianconeri, che però non possono definirsi guariti. È stata una gara dai due volti quella della Vecchia Signora, che è stata sorpresa inizialmente dall’Empoli con il gol di De Sciglio (dubbia la regolarità della marcatura per un fuorigioco attivo) e incapace di reagire razionalmente per tutto il primo tempo, per poi diventare arrembante nella ripresa.
Juventus vincente ma convalescente
Alla luce di quanto visto all’Allianz Stadium domenica a pranzo, il tecnico italo-brasiliano della Juve ha ancora molto da lavorare, sia dal punto di vista tattico, sia mentale. La squadra va in down alla minima difficoltà e per di più quando reagisce lo fa molto di pancia, con ansia e poca lucidità. Insomma, le partite non si vincono né si perdono nei primissimi minuti di gara e soprattutto quando c’è molto tempo a disposizione, la manovra dovrebbe essere più ragionata e precisa. Invece, la Juve è priva del benché minimo equilibrio, così è in grado di prendere gol da chiunque in qualsiasi momento, mentre in transizione positiva non riesce a sfruttare il potenziale che ha, se non grazie a qualche giocata dei singoli.
Ed è indubbio che la rimonta nella ripresa non abbia nulla a che fare con il “gioco spettacolare e moderno” che molti auspicano. A riportare la Juve in controllo del match sono state le giocate di Kolo Muani, Yildiz, Vlahovic e Conceicao, elementi di grande tecnica individuale, che se lasciati liberi di esprimere il loro talento possono mettere in difficoltà qualunque avversario. Soprattutto quando gli altri si mettono dietro e fanno molta densità nei propri 30 metri. Alla fine, tutto è bene quel che finisce bene e visto che la priorità erano i tre punti, non c’è da fare tanto gli schizzinosi.
Scudetto e corsa Champions: la bagarre
Purtroppo, le altre non hanno dato una grossa mano alla Vecchia Signora in chiave Champions League. In attesa dell’impegno della Lazio sul campo del Cagliari, infatti, la Fiorentina ha vinto il suo secondo match consecutivo battendo il Genoa e rimanendo a -1 dai bianconeri, mentre il Bologna rimane in scia a -3 punti grazie all’affermazione ottenuta sul Como al Dall’Ara. L’Atalanta, che al momento supera i bianconeri di 7 punti, ha frenato pareggiando in casa contro il Toro, mentre in vetta rimangono 3 punti di distacco tra Napoli (1-1 a Roma) e Inter (1-1 nel derby col Milan), con i nerazzurri che hanno ancora una gara da recuperare.
Insomma, per lo scudetto rimane ad oggi una lotta a due tra azzurri e campioni d’Italia in carica, mentre l’Atalanta resta in pole per la terza piazza. In attesa di capire se saranno altri due o uno solo i posti ulteriori per la Champions League, attualmente sono in corsa almeno quattro squadre e visto che in questo momento sembra tanto una corsa al “ciapa no”, alla fine la spunterà chi avrà sbagliato meno.