La Juventus torna alla vittoria e lo fa in Coppa Italia battendo il Cagliari con un netto 4-0 all’Allianz Stadium. un successo importante per i bianconeri, che conquistano così i quarti di finale del torneo, che li vedranno impegnati contro l’Empoli (eliminata la Fiorentina nel derby). Tante indicazioni per Thiago Motta, più nel bene che nel male, e ora il tecnico italo-brasiliano dovrà trarre conclusioni importanti in vista del prosieguo della stagione, a partire dalla gara contro il Monza del weekend che va vinta a ogni costo.
Rotazioni obbligate: com’è andata
Partiamo dal dire che primo e secondo tempo sono quasi come il giorno e la notte, anche per la strategia del Cagliari. I rossoblu sono partiti forte rischiando addirittura di andare in vantaggio al 1’ con Lapadula che ha costretto Di Gregorio a un mezzo miracolo. Per ovviare alle tante assenze e far riposare al contempo qualcuno di quelli che hanno giocato di più, Motta ha schierato Locatelli al centro della difesa e McKennie sulla corsia sinistra ma con lo stesso compito di Cambiaso, ovvero quello di venire spesso dentro il campo per creare superiorità numerica a centrocampo e dare tracce di gioco meno leggibili. Koopmeiners, invece, è stata abbassato in mediana, con Yildiz sulla trequarti.
La prima frazione ha lasciato grandi perplessità, con una costruzione lenta e spesso inefficace, senza sviluppo e pochissime conclusioni. Le occasioni più ghiotte sono capitate sui piedi di Conceicao e Vlahovic, che prima della chiusura del tempo ha capitalizzato probabilmente l’azione meno scontata che gli è capitata. Maluccio Yildiz nel ruolo di rifinitore: il turco sulla fascia spinge e si accentra, mentre dietro Vlahovic si è trovato spesso spalle alla porta e non è riuscito a fare il suo calcio. Quanto all’atteggiamento generale, la Juve sembra concettualmente aver messo da parte il pressing (recupero palla sull’anticipo) per passare ad una più prudente pressione (recupero sull’intercetto).
Juve-Cagliari: secondo tempo quasi a senso unico
Nel secondo tempo, il Cagliari ha provato subito a rientrare in partita spaventando Di Gregorio, ma concedendo più spazio alle proprie spalle ha inevitabilmente fatto il gioco della Juventus. Il raddoppio è arrivato su punizione con il secondo gol bianconero di Koopmeiners: le reti sulle palle da fermo nell’economia di una stagione sono molto importanti e cominciare a farne qualcuno sicuramente può dare una mano. Alle altre marcature ci hanno pensato le giocate dei singoli di Conceicao e Gonzalez, che quando hanno campo aperto grazie alla loro velocità e alla tecnica possono fare male a chiunque.
Insomma, sono più le novità che hanno funzionato piuttosto che quelle rinviate a prossime occasioni. L’importante è aver recuperato elementi perché fin qui, se a livello di titolarissimi è mancato il solo Bremer, non aver avuto ricambi ha inevitabilmente influito sulla fluidità del gioco e sugli stessi infortuni (più giocano sempre più stessi e più elementi si faranno inevitabilmente male). La speranza dei supporters della Juventus è che il peggio sia alle spalle e che questa vittoria di Coppa Italia non sia un apostrofo rosa tra tanti altri pareggi.