Pareggio per 2-2 nella seconda amichevole pre-campionato della Juventus di Thiago Motta. Dopo il primo tempo conclusosi a reti bianche, i bianconeri sono andati in svantaggio ad inizio ripresa con la rete di Mahdi Camara, ma prima con un calcio di rigore trasformato da Vlahovic, poi grazie a un’incornata di Danilo su corner di Douglas Luiz sono riusciti a ribaltare la gara. Peccato per la doccia fredda arrivata a cinque minuti dal termine per mano di Camblan.
È pur sempre calcio d’agosto ma alcune considerazioni si possono fare senza scomodare nessuno. La condizione è parsa leggermente migliore rispetto alla sconfitta col Norimberga, anche se i rientri scaglionati alla Continassa non consentono al gruppo di avere ancora una preparazione standard. C’è stata una netta differenza tra la pericolosità del secondo tempo rispetto al primo, anche per via degli ingressi di alcuni elementi di qualità come appunto il brasiliano ex Aston Villa.
Cosa ci lascia Juventus-Brest
La costruzione sta diventando più fluida, meno lo sviluppo dell’azione negli ultimi trenta metri, mentre la pressione deve essere ancora oliata, ma diciamo che i miglioramenti cominciano a vedersi. Posto che ancora il tecnico italo-brasiliano non ha lavorato molto con il gruppo al completo, c’è molto da lavorare sulla fase di non possesso, perché l’impressione che si ha è che la fase difensiva vada in affanno al primo affondo di avversari anche modesti. Non a caso si sono subiti 5 gol in 2 partite, ma ribadiamo, c’è tempo per rimediare e inoltre il cantiere rimane aperto anche per via del mercato.
Motta saluta Chiesa e gli altri esuberi
A tal proposito, Motta è stato molto schietto al termine dell’amichevole dello stadio Adriatico di Pescara, annunciando che Federico Chiesa, così come tutti gli altri calciatori non convocati a parte Fabio Miretti, sono sul mercato. L’allenatore della Vecchia Signora è andato anche oltre, affermando di aver parlato all’ex viola, così come agli altri, invitandoli a trovare una nuova destinazione al più presto possibile per il loro bene e quello del club.
Crolla così anche un’altra leggenda metropolitana che ha accompagnato la seconda esperienza alla Juve di Massimiliano Allegri. “Date a Chiesa un allenatore e vedrete…”. La verità è che appena è arrivato un altro allenatore, Chiesa è stato ufficialmente accompagnato all’uscita pur avendo il club uno scarso potere contrattuale. Il numero 7, infatti, pesa a bilancio circa 14 milioni, da febbraio prossimo potrebbe accordarsi con un altro club a zero e da qui a fine mercato estivo il suo prezzo andrà inevitabilmente abbassandosi. Al momento la richiesta bianconera, a fronte di poche proposte concrete, è di 20 milioni più bonus, ma alla fine Chiesa potrebbe salutare anche per meno.
Il cantiere della Continassa è più che mai aperto, poiché c’è in vendita un’intera squadra oltre a Chiesa: da Szczesny ad Arthur, passando per Rugani, McKennie, Nicolussi Caviglia, De Sciglio, Djalò e volendo anche Milik e Kostic. Giuntoli può forzare la mano e accelerare su alcuni ingressi (Todibo e Koopmeiners sono sempre i nomi più caldi), ma senza che si verifichino prima delle uscite il rischio è di doversi sobbarcare un bel po’ di stipendi per calciatori non utilizzati. Insomma, una situazione tutt’altro che semplice da dipanare da qui al match col Como, che arriverà circa due settimane prima della chiusura del calciomercato estivo.