La Juventus chiude la stagione 2023-2024 battendo il Monza all’Allianz Stadium di Torino con il più classico dei punteggi, 2-0. Le reti della Vecchia Signora portano la firma di Federico Chiesa e Alex Sandro. Una menzione particolare merita il difensore brasiliano, alla sua ultima presenza con la maglia della Vecchia Signora. Spesso bistrattato da una fetta della tifoseria bianconera, il terzino mancino brasiliano, volenti o nolenti, ha scritto la storia della Juve. In 9 anni, infatti, ha messo insieme 327 presenze, eguagliando Pavel Nedved nella speciale graduatoria relativa ai calciatori stranieri più presenti con la maglia bianconera.
Il giusto tributo ad Alex Sandro
Nella sua bacheca ci saranno per sempre 5 scudetti, 5 Coppe Italia e 2 Supercoppa Italiana. Un bottino che il verdeoro potrà raccontare ai nipoti e che lo ha portato all’uscita dal campo a scoppiare in lacrime. Bellissimo il tributo riservatogli dal tifo presente allo Stadium, sia al momento del gol, sia dopo l’uscita dal campo: invocato sotto la curva, Alex Sandro si è concesso a un giro d’onore del campo. E non è tutto, perché capitan Danilo gli ha concesso la fascia di capitano e l’onore di festeggiare con i propri supporters anche la Coppa Italia conquistata a Roma contro l’Atalanta.
È stata una gara tutto sommato amichevole, perché il Monza era sostanzialmente in vacanza e non aveva nulla più da chiedere al campionato. Non che in campo qualcuno si sia risparmiato, ma di certo non si è lottato alla morte. Insomma, ha poco senso avventurarsi in analisi tattiche, soffermandosi su questo 3-4-2-1 che Magnanelli e Montero hanno scelto per salutare la stagione. Ci fossero stati punti pesanti in palio, non sappiamo come se la sarebbe giocata la Juve, ragion per cui le dietrologie lasciano il tempo che trovano.
Juventus: si chiude un’era
Per la Juventus era importante chiudere con tre punti per provare a blindare il terzo posto (l’Atalanta deve giocare due partite quindi è ancora tutto aperto), ma soprattutto per salutare nel migliore dei modi il proprio pubblico al termine di una stagione avara di soddisfazioni. Dopo un’ottima prima parte di campionato, infatti, Madama si è praticamente “trascinata” verso il finale con più bassi che alti, con una media punti non da Juve e chiudendo tra l’altro con una coppa macchiata dall’esonero dell’allenatore.
All’Allianz Stadium è stata una festa per tutti: è stato acclamato Alex Sandro, dopo tante critiche, ma ci sono stati cori anche per Paolo Montero, che ha accettato di fare da traghettatore per Thiago Motta fino a fine campionato, ma anche per Massimiliano Allegri e non sono mancati nemmeno applausi per Michele Di Gregorio, estremo difensore che è rimasto in panchina e che ha già un accordo proprio con la Juventus.
Le prime mosse di mercato Juve
Da oggi si volta pagina. Cristiano Giuntoli è già al lavoro senza sosta da giorni per avviare l’ennesimo anno zero annunciato da John Elkann, che partirà appunto dal tecnico ormai ex Bologna. L’annuncio non tarderà ad arrivare, ma non ci sono dubbi sul fatto che il prescelto sia lui. Via via arriveranno anche le ufficializzazioni di mercato, con Rugani e Cambiaso che hanno già prolungato. Novità sono attese soprattutto da Chiesa e Rabiot, oltre che da alcuni obiettivi in entrata i cui nomi circolano da tempo. Koopmeiners per il centrocampo e Calafiori per la difesa sono quelli più caldi, ma occhio anche alle operazioni in uscita.
La nuova Juventus dovrà essere forte ma sostenibile, ragion per cui qualcuno dovrà essere ceduto per fare cassa. Senza fasciarsi la testa in anticipo, attendiamo con fiducia il lavoro di Giuntoli, che in questi anni ha dimostrato ampiamente di saperci fare.