Premessa doverosa: il Como mi è parso una squadra molto modesta, che farà fatica a salvarsi, ragion per cui ogni giudizio dovrà essere rapportato ad avversari maggiormente problematici. Detto questo, la Juventus vista all’Allianz Stadium per il debutto stagionale mi è parsa una squadra che ha grandi margini di crescita e che ha lavorato tanto e bene per rendere inoffensivo un avversario già di suo non eccelso. Tutti promossi dunque, anche se ovviamente ci sono situazioni e prestazioni che meritano di essere approfondite.
All’inizio la squadra di Thiago Motta è parsa un po’ macchinosa, ma con il passare dei minuti è sempre più entrata in partita grazie agli interscambi di posizione che il mister bianconero ha chiesto di frequente ai suoi. Buona la costruzione e anche lo sviluppo dell’azione, reso più semplice dalla qualità di Yildiz. Il numero 10 ha impiegato qualche minuto per trovare i movimenti dietro Vlahovic, ma poi, partendo spesso anche da sinistra, ha iniziato a cucire gioco con una semplicità a tratti disarmante.
Mbangula: una notte che non dimenticherà mai
Il primo gol è stato il giusto premio per Mbangula, ragazzo 2004, che a detta di Motta si è messo a disposizione lavorando tanto e bene sin dal primo giorno. Buon controllo, conduzione da scuola calcio e tiro secco dove Reina non può farci nulla. Il ragazzo sembra avere personalità, ma ovviamente dovrà lavorare tanto per mantenersi a questi livelli.
La seconda marcatura porta la firma di un Weah che è parso ai più diverso rispetto al giocatore avulso dal gioco che avevamo visto lo scorso anno. Peccato che l’americano, già prima di segnare il 2-0, si fosse fermato per un problema muscolare. Le sue condizioni saranno valutate meglio oggi, ma la Juve dovrebbe perderlo per qualche settimana. La terza rete della Signora, infine, è arrivata in pieno recupero con un Cambiaso che aveva speso tanto e sembrava non averne più già da diversi minuti. L’ex Bologna e Genoa aveva perso lucidità, eppure al 91’ ha trovato le energie fisiche e mentali per mettere a segno una rete di pregevole fattura con un sinistro a giro.
Juventus-Como: Motta le azzecca tutte
Sono tante, con le dovute proporzioni, le cose buone che abbiamo dunque visto ieri sera all’Allianz Stadium e il mister ha azzeccato tutte le scelte. Dalla crescita di Cabal nell’arco della partita (nel primo tempo sbagliati troppi appoggi, mentre nella ripresa è stato più preciso e propositivo) all’ottimo lavoro svolto da Vlahovic per la squadra. Spiace che il centravanti serbo sia uscito dal campo con 2 legni e un gol annullato per un centimetro di manica: avrebbe sicuramente meritato almeno una marcatura. Molto bene Thuram e il duo centrale composto da capitan Gatti e Bremer, anche se onestamente il Como non ha punto così tanto da stimolarli.
Considerato come la Juve è arrivata a questo impegno, comunque, si tratta di un ottimo punto di partenza. La stagione sarà lunga e faticosa e inoltre la squadra è ancora incompleta: al Football Director Cristiano Giuntoli il compito di inserire i tasselli mancanti oltre a Kalulu, chiuso proprio nei minuti in cui si giocava Juve-Como. Koopmeiners e Nico Gonzalez rimangono obiettivi primari, ma se andrà via qualche altro “esubero”, Motta potrebbe ricevere dei regalini last minute.