Si è conclusa la sessione estiva del calciomercato 2024-2025 e la Juventus, anche se non è riuscita a fare proprio tutto quello che voleva, merita un bel 8,5. Hanno salutato la Continassa per estinzione del cartellino Alex Sandro e Rabiot, è stato risolto consensualmente il contratto con Szczesny, mentre sono stati ceduti Chiesa, Kean, Rugani, Miretti, De Sciglio, Barrenechea, Iling-Junior, Aké, Nonge, Kaio Jorge, Huijsen, Soulé, Frabotta, Barbieri, Sekulov, Nicolussi Caviglia, Facundo Gonzalez e Hasa. Sono arrivati, invece, il baby Adzic, il portiere Di Gregorio e poi ancora Douglas Luiz, Thuram, Cabal, Kalulu, Nico Gonzalez, Francisco Conceição e Koopmeiners.
Juventus forte anche senza “ciliegina”
I tifo sognavano ancora l’arrivo di Sancho, ma ad un certo punto, visto lo stop di alcune uscite e la volontà della proprietà di non rimodulare troppo il piano industriale, Cristiano Giuntoli non è potuto andare oltre una certa proposta nei confronti del Manchester United. C’era davvero tanto da fare, troppo da poter pensare di riuscirci in una sola sessione. Ed era preventivabile che alla fine, al netto di qualche destinazione esotica last minute, qualcuno restasse contro le intenzioni di società e mister. Arthur era indubbiamente difficile da piazzare per quanto accaduto nelle stagioni pregresse e per stipendio e peso a bilancio. Kostic, invece, a parte la situazione con la Fiorentina da chiarire, ha selezionato con cura le piazze in cui sarebbe voluto andare e per questo non ha preso in considerazione alcune proposte.
Grottesca, invece, la situazione Djalò, con la Roma che dopo aver rispedito indietro Danso, ha tenuto bloccato in albergo per una giornata intera il portoghese, prima di rimandarlo infine a Torino. All’area tecnica ora la decisione sul da farsi, ma per tutti e tre le probabilità di impiego al momento ridotte al lumicino. Anzi, per il brasiliano sembra addirittura difficile un reintegro in rosa.
Comunque sia andata, ora a parlare deve essere solo ed esclusivamente il campo e la rosa della Juve è stata praticamente rivoltata rispetto all’anno scorso. Motta, del resto, aveva detto chiaro alla dirigenza bianconera di non aver intenzione di fare la comparsa e sebbene qualcosa che aveva chiesto non è arrivato, oggi ha un bel po’ di soluzioni a disposizione. In difesa ha perso Alex Sandro e Rugani, ma ha aggiunto Cabal e Kalulu, mentre a centrocampo con i vari Thuram, Douglas Luiz e Koopmeiners i presupposti sono nettamente superiori a quelli della passata stagione. Davanti, invece, di prime punte ne sono rimaste solo due con la cessione di Kean, ma i vari Yildiz, Conceicao, Gonzalez (che può fare anche il falso 9), Thuram e Mbangula sembrano potersi assortire bene e dare al credo dell’allenatore soluzioni interessanti.
Inter ancora favorita per lo scudetto
Ora servirà solo un po’ di tempo per consentire ai nuovi di amalgamarsi, ma le premesse sono molto positive se si considera che nelle prime due giornate ha dovuto fare le nozze con i fichi secchi, tra mercato incompleto e infortuni. La proposta di gioco della Juventus è già molto interessante e alzando la qualità degli interpreti inevitabilmente una cosa già fatta bene può essere ulteriormente fatta meglio. Rispetto al piano industriale, insomma, la Vecchia Signora ha anticipato alcuni step con l’obiettivo di provare a lottare sin da subito con l’Inter. Non sarà facile, perché come dimostrato contro l’Atalanta, i campioni d’Italia sono una corazzata, che ha mantenuto tutta la rosa intatta e ha in più aggiunto elementi di qualità come Taremi e Zielinski. Servirà un’impresa per contendere il titolo, e non bisognerà assolutamente abbassare la guardia rispetto alle inseguitrici, anche se al momento Milan e Napoli sembrano in ritardo.