La Juventus di Thiago Motta sta proseguendo la preparazione in Germania, dove venerdì affronterà in amichevole il Norimberga, formazione della serie B tedesca. Intanto, con un occhio il Football Director Cristiano Giuntoli rimane vigile sul mercato, perché sulla base delle indicazioni del nuovo allenatore serviranno almeno altri 5-6 innesti. E, poiché sappiamo che il nuovo corso è improntato alla sostenibilità, prima di poter spendere bisognerà inevitabilmente incassare.
Nelle intenzioni dell’area tecnica ci sono da aggiungere ancora un centrocampista in grado di fare le due fasi e da poter inserire dietro la punta (Koopmeiners è l’identikit perfetto), ma anche un difensore centrale (Todibo in pole), possibilmente un terzino, due ali e un centravanti di scorta. Insomma, c’è ancora tanto da fare ed è anche probabile che alla fine non si riesca a fare tutto quanto il programmato. Soprattutto perché alcune uscite sono tutt’altro che scontate, nonostante le forzature fin qui messe in atto dalla dirigenza della Vecchia Signora.
Juventus: in cinque già fuori rosa
Stando alle informazioni disponibili al momento, sono considerati fuori dal progetto De Sciglio (lo ha ammesso lui stesso tramite i social network dopo le voci relative a un suo presunto infortunio), Arthur, McKennie, Szczesny (è già stato sostituito da Di Gregorio) e Dean Huijsen. L’olandese che ha scelto la nazionale spagnola è molto ambizioso, chiede garanzie di impiego ed è uno dei calciatori che ha maggiori richieste. Ragion per cui, Giuntoli lo ha subito inserito nella lista dei sicuri partenti.
A questi si devono aggiungere tutti quegli elementi che per questioni finanziarie o tecniche non rientrano nei piani del nuovo corso bianconero. Su tutti Matias Soulé, al centro di un intrigo che al momento vede coinvolti tre club. L’argentino vuole a tutti i costi la Roma, ma i giallorossi offrono di meno rispetto a Leicester e West Ham. I giallorossi sperano che la Juve col tempo si ammorbidisca, ma pur partendo da una valutazione iniziale di 40 milioni, Giuntoli è disposto a prendere ancora 32-33 milioni, cifra a cui i capitolini non si sono mai avvicinati.
È rimasto a Torino per un problemino alla caviglia Daniele Rugani, che rimane tra i cedibili, anche se al momento di concreto non c’è molto, a parte un’offerta araba rispedita al mittente dal calciatore per motivi familiari. Rimane sul mercato anche il baby Nonge, proposto in alcune trattative in entrata, ma ancora non piazzato.
Attende di conoscere il suo destino anche Kostic, alle prese con il recupero dall’infortunio rimediato in nazionale, esattamente come Arek Milik. Situazione singolare quella del polacco, che pur sapendo di essere il centravanti di scorta non sembra avere intenzione di lasciare la Juventus. Tra l’altro, le sue caratteristiche sembrano essere in linea con quello che cerca Motta. Insomma, situazione da monitorare, così come sono da monitorare i nomi di Miretti e Nicolussi Caviglia, con il primo importante soprattutto per la composizione delle liste.
Lo spinoso caso Chiesa
Il nome più caldo è ovviamente quello di Federico Chiesa, rientrato oggi alla Continassa e che andrà a scadenza il 30 giugno del 2025 e quindi da febbraio prossimo potrebbe accordarsi a zero con una nuova società. Non è più un mistero che l’Inter dell’ex Marotta abbia l’acquolina in bocca al pensiero di poterlo prendere gratis (dove giocherebbe però nel 3-5-2 di Inzaghi?), ma per la Juve è troppo importante definire la situazione subito. Senza rinnovo (le parti sono distanti), tenersi un separato in casa per un’intera stagione non gioverebbe a nessuno.