La ventesima giornata di Serie A 2022-2023 certifica la crisi di Juventus e Milan, due nobili del calcio italiano che stanno lasciando lo scettro sostanzialmente al Napoli, visto che le varie Inter, Atalanta, Roma e Lazio non sembrano in grado di impensierire i partenopei. È sempre bene ribadirlo: Luciano Spalletti, i suoi ragazzi e tutto lo staff dirigenziale del club campano stanno facendo qualcosa di straordinario e stanno dimostrando sul campo di dominare, nel senso letterale del termine. Bravi e fortunati i partenopei, che stanno approfittando anche di un contesto che sta rendendo loro tutto ancora più semplice.
Milan: Pioli esaltato e abbandonato
Partiamo dai campioni d’Italia in carica, che secondo molti addetti ai lavori avrebbero aperto un nuovo ciclo vincente, invece sembrano essere già a fine corsa. Succede semplicemente perché in Italia abbiamo il brutto vizio di esaltarci per nulla e al contempo bocciare tutti alla prima difficoltà. Possiamo girarci attorno quanto vogliamo, ma tutti siamo e saremo sempre giudicati dai risultati e le elucubrazioni sul bel gioco e lo spettacolo vanno a farsi benedire appena si torna a perdere. Sono bastate così poche settimane per passare dallo “spettacolo del piolismo” ad un “allenatore bollito” che non ha più nulla da dare alla causa rossonera.
Ritornello: non c’è equilibrio. Stefano Pioli, bravissimo allenatore che prima dello scudetto col in rossoneri aveva avuto magre consolazioni, non era diventato improvvisamente dio con il tricolore e non è assolutamente l’ultimo degli arrivati oggi. Non possiamo dimenticare che il tecnico parmense era stato praticamente cacciato dopo il suo primo periodo in rossonero, salvo poi trovare il bandolo della matassa anche grazie all’arrivo di Zlatan Ibrahimovic. Nell’ambiente di Milanello si sono create condizioni favorevoli affinché tutto funzionasse per il meglio e alla fine, complice anche un suicidio sportivo dell’Inter, è arrivato un meritato tricolore.
Oggi, leggo però di un vero e proprio disastro: il preparatore che faceva andare a mille i giocatori del Milan è improvvisamente diventato uno spaccaossa; l’allenatore non è adatto a certi livelli; i giocatori che sono stati gli artefici del tricolore improvvisamente sopravvalutati. Semplicemente, sono stati commessi degli errori e la squadra non è stata rafforzata adeguatamente e nel momento in cui l’alchimia che ha portato allo scudetto si è dissolta alle prime “pressioni” più elevate, il giocattolo si è rotto. Posto che comunque, in un campionato livellato verso il basso, questo Milan può entrare tranquillamente tra le prime quattro.
Juventus dilaniata, dentro e fuori dal campo
Dopo le motivazioni pubblicate oggi dalla Corte d’Appello Federale sui 15 punti di penalizzazione, dovrà ricostruirsi la Juventus, dilaniata dentro e fuori dal campo. Se le motivazioni dei giudici, si legge, sono basate non su violazioni di norme (le plusvalenze sono consentite) bensì su ragioni di tipo prevalentemente “morale”, gli avvocati dei bianconeri non potranno entrare nel merito presso il collegio di garanzia del Coni, bensì contestare eventualmente dei vizi di forma. In attesa di capire se quei punti saranno restituiti, o se addirittura aumenteranno per via dei prossimi processi sugli altri filoni d’inchiesta, Massimiliano Allegri deve fare i conti sul campo con una squadra mentalmente distrutta. Nelle ultime 3 gare di campionato è arrivato un solo punto – 3-3 con l’Atalanta – e 2 sconfitte brutte con Napoli e Monza.
“Difficile stare concentrati in questa situazione”, dichiara Angel Di Maria, a conferma che la situazione di classifica incerta non consente alla Juventus di trovare le motivazioni giuste per andare avanti in questa Serie A ormai compromessa. Tutto il lavoro fatto per tornare solidi e compatti, suffragato dalle 8 vittorie consecutive, non è praticamente servito a nulla: la Juve è tornata la squadra vulnerabile, senza gioco e balbettante di inizio stagione, in grado di subire gol da chiunque e di andare letteralmente in down alla prima difficoltà. Così è davvero difficile parlare di prospettive future, anche se – tribunali permettendo – Coppa Italia ed Europa League potrebbero ancora portare delle soddisfazioni alla Continassa.