In attesa che le dirette concorrenti scendano in campo tra oggi e domani, la Juventus fa il suo dovere tornando dal Bluenergy Stadium di Udine con tre punti importantissimi. Dopo i tanti pareggi maturati fin qui, per la Vecchia Signora era troppo importante tornare a fare bottino pieno. Il rischio è che a lungo andare i tanti punti lasciati per strada soprattutto in casa pesino nell’economia degli obiettivi stagionali di Madama, ragion per cui al momento l’estetica deve inevitabilmente passare in secondo piano.
Una Juve solida e paziente
A questa squadra serve tornare al più presto solida e cinica e il primo passo è stato compiuto contro l’Udinese. Nella prima frazione di gioco la Juve ha concesso poco o nulla alla formazione di Runjaic e sfruttando molto bene i pochi spazi concessi dalla formazione di casa, che ha pensato inizialmente soprattutto a difendersi. A parte i primi minuti in cui c’erano indubbiamente avvisaglie della confusione mostrata negli ultimi tempi, è bastato poco a Locatelli e soci per mettersi in campo per bene, cucendo con pazienza trame di gioco fino alla rete propiziata da Thuram con il suo perfetto inserimento in area di rigore.
Da quel momento in poi l’Udinese ha concesso qualcosina in più e pur con diversi errori tecnici, la squadra di Thiago Motta è riuscita a trovare la via del raddoppio, arrivato con il terzino Savona. Il consolidamento del possesso non è stato rapido e non sono mancate le interruzioni, ma la Juventus è stata molto intelligente e paziente, in una parola matura. Una maturità che si è vista anche nella ripresa, quando l’Udinese è onestamente cresciuta fino al mettere la Signora alle corde nell’ultimo quarto d’ora. Kalulu e soci, però, non si sono scomposti e se anche stilisticamente non sempre la difesa è parsa “pulita”, è stata maledettamente efficace.
Aspettando il miglior Koopmeiners
Insomma, la Juve torna a mettere in cascina un cleansheet dopo aver subito troppi gol nelle precedenti gare. Le squadre solide e i trofei si costruiscono partendo dalla fase difensiva, come sottolineato anche da Motta di recente. Saper non prendere rete era una manifestazione che un po’ tutti ci aspettavamo da questa squadra, che tra assenze ed elementi ancora non inseriti bene nei meccanismi, potrà poi ulteriormente crescere. Basti pensare che mancano ancora all’appello Douglas Luiz e Nico Gonzalez, mentre Koopmeiners non è ancora il calciatore brillante che abbiamo ammirato all’Atalanta.
La sua presenza ha messo in apprensione l’Udinese, ma indubbiamente non è ancora al meglio il centrocampista orange, tanto da essere nel vivo del gioco solo a sprazzi e da sbagliare nel finale un gol che in condizioni normali non avrebbe fallito. L’appuntamento col gol è rinviato, ma ora è importante che la Juve migliori di squadra e ritrovi solidità e compattezza: una volta scesa dall’altalena, inevitabilmente questa compagine godrà sicuramente di più delle giocate dei singoli. Che ci sono e hanno solo bisogno di trovare la forma. Il mercato di gennaio è ancora lontano e in attesa di aiuti dalla sessione di riparazione, ci sono ancora tante partite da affrontare con questi giocatori. A Thiago Motta il compito più arduo di agevolarne lo sviluppo.