La Juventus esordisce con una vittoria importantissima e tre punti nella nuova Champions League 2024-2025. All’Allianz Stadium i bianconeri allenati da Thiago Motta travolgono il PSV Eindhoven per 3-1, con gli olandesi che trovano la rete solo nel finale approfittando di una Vecchia Signora ormai negli spogliatoi con la testa e le gambe. Dopo due pareggi a reti bianche contro Empoli e Roma, l’obiettivo del club torinese era quello di aprire l’avventura europea nel migliore dei modi e, approfittando anche degli ampi spazi concessi dagli olandesi, l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.
Motta cambia modulo e fa bene
Del resto, quando gli avversari non si chiudono ermeticamente facendo molta densità nella propria metà campo, in questa prima parte di stagione la Juve ha sempre trovato i varchi giusti, pur cambiando gli interpreti. Contro il PSV Thiago Motta ha superato il suo primo grande esame europeo al debutto da allenatore in Champions League, dimostrando anche un grande coraggio nelle scelte. Messo momentaneamente da parte il suo collaudato 4-2-3-1, il tecnico bianconero ha optato per una modulo ibrido che a seconda delle situazioni diventava 4-3-3, 4-5-1, 4-1-4-1 o addirittura 5-4-1 con Locatelli soprattutto nel primo tempo a scalare sui difensori per creare una linea a cinque.
A differenza delle gare precedenti, anche per questo modulo abbastanza liquido, la Juventus ha concesso abbastanza al PSV, anche se la squadra olandese ha calciato per lo più dal limite senza mai impegnare più di tanto Di Gregorio. Per contro, dopo un avvio sprint, gli orange nel corso dei minuti si sono aperti alle transizioni veloci della Juve, che grazie a Gonzalez e Koopmeiners particolarmente ispirati è andata in diverse occasioni vicina alla rete.
Yildiz “alla Del Piero”
A “stappare” la partita, nel verso senso della parola, ci ha pensato però l’invenzione di un singolo, ovvero la pregevole giocata “alla Del Piero” di Kenan Yildiz, che ha piazzato la palla all’incrocio dei pali esattamente come faceva il “Pinturicchio”. Da lì in poi le occasioni per la Juventus si sono moltiplicate, con il raddoppio dell’ex epurato MecKennie (costretto ad allenarsi per settimane fuori rosa prima del rinnovo) e Koopmeiners che si è avvicinato al tris in due momenti diversi. Se il primo tempo fosse terminato con un punteggio più ampio, non si sarebbe potuto dire niente.
Nella ripresa, ci ha pensato Nico Gonzalez a bagnare anche il suo debutto in Champions League con un gol, merito soprattutto dell’assist di Vlahovic. A proposito del serbo, dopo aver perso quasi tutti i duelli del primo tempo, l’ex viola è parso più propositivo nella ripresa, ma anche in questo caso ha sbagliato una ghiotta occasione da gol (mancato scavetto a pochi passi dal portiere) e qualche altra conclusione che avrebbe potuto confezionare meglio. Il neo, se lo si vuole trovare, è appunto il gol finale, che interrompe l’imbattibilità della porta bianconera e che ferma così a 4 i clean sheet consecutivi della Vecchia Signora.
Sabato c’è Juventus-Napoli
Posto che per parlare realmente di una Juve di Thiago Motta occorreranno ancora un bel po’ di settimane e di partite, sabato ci sarà un altro esame importante, sempre all’Allianz Stadium contro il Napoli. La squadra di Antonio Conte fin qui non ha proprio brillato, ma è stata molto fortunata e soprattutto cinica nello sfruttare le occasioni fornite dagli avversari. Per vincere servirà maggiore attenzione difensiva rispetto al PSV, ma soprattutto gli stessi ritmi europei in fase di sviluppo dell’azione. È un primo scontro in chiave scudetto, da vincere se si vogliono confermare le ambizioni scudetto.