Dopo due mesi, ovvero dal successo contro il Como del 19 agosto, la Juventus torna a vincere una partita in casa, ma lo fa non senza sofferenze. Finisce 1-0 all’Allianz Stadium contro la Lazio, grazie a un’autorete di Gila che ha deviato alle spalle di Provedel un traversone di Cabal. Per il resto, c’è stato davvero poco di positivo in quella che è forse la più anonima prestazione della squadra di Thiago Motta in questo inizio di stagione. E dire che i biancocelesti hanno giocato per 70 minuti con un uomo in meno per via dell’espulsione di Romagnoli, autore di un fallo da ultimo uomo su Kalulu.
La Lazio difende bene, la Juve è sterile
Tanti complimenti, dunque, a Marco Baroni e ai suoi ragazzi, che in questa prima parte di stagione hanno dimostrato di essere squadra molto propositiva, ma al contempo ieri sera hanno confermato di sapere anche soffrire e tenere il campo con qualità nonostante l’inferiorità numerica. Per quel che riguarda la Juve, invece, si salvano i tre punti e alla fine sono quelli che contano, come aveva sottolineato lo stesso Thiago Motta nella conferenza stampa della vigilia. Di estetica (e a chi scrive questo aspetto importa il giusto, ovvero molto poco) c’è poco da salvare. Ci saranno anche tante assenze, ma alla Juve, anche nel recente passato questo aspetto non è mai stato una scusante, al massimo un’attenuante.
Quando gli avversari si difendono bene, la costante della Vecchia Signora è quella di non avere un piano b. il possesso palla è spesso sterile e fine a sé stesso e non ci sono giocate di qualità tali da creare superiorità numerica o imprevedibilità. Non può essere un caso, infatti, che dopo il successo contro il Como del 19 agosto, i bianconeri non siano mai più andati in gol su azione in una partita casalinga di campionato. Sono solo 2 le reti segnate negli ultimi 4 match dell’Allianz Stadium con un calcio di rigore e un’autorete. Per fortuna, la fase difensiva regge (miglior difesa del campionato con un solo gol subito fin qui) e questa rappresenta la base per fare degli step in avanti importanti in chiave futura.
Douglas Luiz oggetto misterioso
Quanto ai singoli, si segnala l’ennesima prova positiva di Kalulu e la grande dinamicità di capitan Cambiaso (che ha tenuto la fascia fino all’ingresso di Danilo), mentre non ha convinto Yildiz, spesso avulso dal gioco nonostante si sia impegnato molto come al solito. Bene Cabal e Thuram, mentre Vlahovic si è segnalato solo per una traversa colpita da posizione ravvicinata e un colpo di testa praticamente dal limite dell’area. Rimane oggetto misterioso Douglas Luiz, che si conferma bravo nel consolidamento del possesso, ma poco utile nello sviluppare velocemente la manovra e per giunta spesso inspiegabilmente nervoso. Sbaglia un gol abbastanza semplice di testa e chiude la partita con un solo giallo dopo aver rischiato l’ammonizione in almeno un altro paio di occasioni.
In attesa delle gare di oggi, la Juventus aggancia momentaneamente il Napoli in vetta alla classifica e i punti sono alla fine sono l’unica cosa che conta. La squadra di Thiago Motta è l’unica squadra imbattuta nel campionato di Serie A (4 vittorie e altrettanti pareggi) e nel prossimo turno potrà misurare il proprio livello di crescita nel derby d’Italia contro l’Inter al Meazza. Sarà il primo da ex per il tecnico italo-brasiliano, che però al momento dichiara di non volerci pensare: la partita più importante è quella di martedì contro lo Stoccarda in Champions League. Ne ha ben donde.