Si sperava che la Juventus guarisse dalla pareggite e a quanto sembra ci è riuscita, peccato però che ora perda. Sono due le sconfitte rimediate nel giro di pochi giorni da parte di bianconeri allenati da Thiago Motta e i segnali ora sono molto preoccupanti. Al momento, infatti, non vedo degli appigli da cui partire per pensare di costruire nei prossimi mesi una qualificazione alla prossima Champions League e porre le basi per una stagione della rinascita ed evitare l’ennesimo anno zero della storia recente.
Quali sono i punti di forza della Juventus oggi?
Da cosa deve ripartire questa Juventus? Dalla fase offensiva? Non direi. Da quella difensiva? Da evitare. Dalla gestione delle partite? Inesistente. Dalla crescita dei singoli? Negli ultimi tempi sembrano tutti abbastanza peggiorati. Il progetto è attualmente fermo a un palleggio che si aggira costantemente tra il 65 e il 70% ma senza produrre uno sviluppo convincente e i conseguenza una finalizzazione accettabile. E non è tutto, perché sempre più spesso, non riuscendo a sviluppare, dopo il principio di ostruzione, si cerca spesso la punta con la palla lunga, ma nessuno dei calciatori attualmente in rosa sembra essere in grado di fare la boa spalle alla porta.
Lo stesso Thiago Motta nella conferenza stampa post-partita ha ammesso che la squadra deve migliorare in tanti aspetti, questo a conferma che il processo di crescita sia ancora in fase embrionale. Ovviamente, gli infortuni (l’ultimo quello di Kalulu) rappresentano un freno importante a un processo di crescita, ma la scelta di costituire una compagine molto giovane (la seconda più giovane della Serie A) puntando sulla freschezza e sulla proposta di gioco, la cosiddetta “proposta europea”, fin qui non ha dato risultati né a livello nazionale, né soprattutto in Champions, dove si dovrà passare attraverso gli spareggi con Milan o PSV (gara di ritorno in trasferta) dopo aver avuto tutto sommato 6 su 8 avversarie abbastanza alla portata.
Per di più, se è vero che i KO di Bremer e Cabal non si potevano mettere in conto, gli altri sto non sono caduti dal cielo, o almeno così si è sempre detto nel recente passato. Ad oggi, solo Mbangula non ha avuto ancora un problema muscolare e sicuramente qualche dato andrà analizzato dai vari staff, nei confronti dei quali non si può non avere la massima fiducia, essendo professionisti tra i migliori assoluti del settore.
Mercato di riparazione: occhio alle mezze verità
Motta, contrariamente a Giuntoli, ha lasciato intendere che ancora qualcosa potrà succedere sul mercato. Ovviamente, il tecnico si aspetta qualche regalo, ma attenzione anche alle operazioni in uscita (serve fare cassa a prescindere prima della chiusura del bilancio al 30 giugno), anche se difficilmente quello che accadrà in questi ultimi giorni della sessione di riparazione stravolgerà le prestazioni dei prossimi mesi. Non è successo quasi mai, servirà un miracolo per farlo succedere in questa occasione. Al momento, il bilancio è deficitario, anche se dalle parti della Continassa non vogliono sentirne parlare di allenatore in discussione. Il nuovo progetto tecnico è partito da poco, avanti tutta (fino a quando?).