Si è conclusa ieri sera la tre giorni di coppe europee che ha visto impegnate ben sette compagini italiane. In Champions League, il bilancio è di 2 successi, un pareggio e una sconfitta. L’Inter è parsa ancora una volta la squadra più solida e concreta di quelle nostrane, perché il Benfica ha retto solo un tempo al Meazza, prima di capitolare in una ripresa nella quale il suo portiere è stato in assoluto il migliore in campo. La sfortuna e la bravura dell’estremo difensore dei lusitani hanno evitato un passivo più elevato ad Angel Di Maria (impalpabile e infortunato nel finale) e soci. Molto bella l’azione che ha portato al gol di Thuram, ma anche Lautaro Martinez avrebbe meritato quantomeno la gioia di una rete. Insomma, l’inciampo contro il Sassuolo sembra un lontano ricordo, con gli uomini di Inzaghi che hanno confermato di avere una grande consapevolezza nei propri mezzi.
Lazio: che colpo in Scozia!
Importante anche il successo della Lazio in casa del Celtic Glasgow. Nonostante un avvio molto negativo, andati sotto di un gol i biancocelesti hanno avuto la forza atletica e mentale di rimanere in partita, pareggiando con Vecino e poi trovando una rete nel recupero con l’esperto Pedro. Maurisio Sarri, da comandante navigato qual è, mette però in guardia i suoi: guai a pensare che tutti i problemi siano risolti e che ora il campionato si metta in discesa. A partire dalla sfida contro l’Atalanta, infatti, ci sarà da correre più degli avversari e soprattutto sbagliare poco.
Milan abbonato agli 0-0?
Un altro pareggio a reti bianche per il Milan, invece, che non riesce a decollare nemmeno in casa del Borussia Dortmund dopo lo 0-0 al debutto contro il Newcastle in casa. Le occasioni per Giroud e soci non sono state tante, ma i gialloneri non sono sembrati irresistibili, come del resto i bianconeri britannici, prima di fare a fettine il Paris Saint Germain di Luis Enrique. Un’altra occasione persa, insomma, per Stefano Pioli e i suoi, che ora dovranno vedersela con i campioni di Francia per non perdere terreno in chiave qualificazione agli ottavi di Champions.
Napoli unica sconfitta tra le italiane
Dopo la vittoria importante contro lo Sporting Braga in trasferta, il Napoli di Rudi Garcia ha ceduto in casa al Real Madrid al termine di un match spettacolare in cui Bellingham ha fatto però il bello e il cattivo tempo, confermando di essere un calciatore di altra categoria. Un gol e un assist per il britannico, che però sarebbero stati vani se non fosse arrivato lo sfortunato autogol di Meret al 78’. L’obiettivo dei partenopei è il secondo posto del girone e al momento rimane tutt’altro che irraggiungibile, posto che a certi livelli e contro certi avversari, disattenzioni e leggerezze vengono pagate molto care.
La Roma è già Lukaku-dipendente
In Europa League, doppio successo per le italiane, con la Roma che non ha avuto grossi problemi a superare il Servette, rispettabile quanto modesta formazione svizzera. Lukaku è diventato un fattore per i giallorossi, che da quando hanno il belga nel reparto offensivo partono praticamente dal punteggio di 1-0. Ovviamente, serve migliorare anche la fase difensiva e la pressione, che per certi versi nel primo tempo contro gli elvetici è stata nulla. Il grosso handicap dei capitolini, però, sono gli infortuni: capitan Pellegrini, infatti, è costretto nuovamente a fermarsi e tra lui, Dybala, Renato Sanchez e compagnia, spesso costretti ai box, trovare continuità per lo Special One non sarà affatto facile.
Scalvini e Ruggeri hanno consegnato la vittoria ad un’Atalanta che non partiva favoritissima in casa dello Sporting CP. I nerazzurri lombardi hanno avuto la meglio su una formazione che pratica un calcio molto propositivo e in un’ambientazione tutt’altro che amica. Insomma, una prova di maturità da parte dei “Gasperini Boys”, che ora rilanceranno in campionato le loro ambizioni in chiave Champions.
Solo un pari per la Fiorentina in Conference League: la squadra di Italiano è al solito croce e delizia. Svagati in difesa, i viola sotto di due gol sono riusciti a rimontare al Franchi grazie a Barak e Ikone, rischiando addirittura di andarla a vincere nel finale concitato. Un vero peccato dopo il pari di Genk, ma c’è ancora tempo e modo per conquistare ancora la qualificazione alla seconda fase del torneo.