L’NBA torna dopo la sosta per l’All-Star Game e Los Angeles si prepara al derby Lakers – Clippers, formazioni in lotta per l’ottavo posto in Western Conference. Per entrambe una vittoria costituirebbe un’occasione di rilancio: i gialloviola vengono da tre sconfitte nelle ultime quattro partite, mentre i rossoblu devono fare i conti con l’ennesimo, gravissimo infortunio di un giocatore-chiave.
I Lakers si affidano al solito LeBron
Dopo tre ko consecutivi, prima della sosta i Lakers hanno ritrovato il successo contro i Jazz. Una vittoria importante in un match tiratissimo, che ha però lasciato l’amaro in bocca a coach Vogel. Un contrasto di gioco, infatti, ha causato ad Anthony Davis una distorsione che lo terrà lontano dal parquet per almeno quattro settimane. A due mesi dal termine della regular season si tratta di un’assenza pesantissima per un team già in difficoltà, al nono posto nella Conference occidentale con un record di 27-31.
Con la società immobile sul mercato, alla franchigia californiana non resta che affidarsi a LeBron James. Nonostante i 37 anni e qualche acciacco fisico, l’ex Cleveland resta il miglior marcatore della squadra, con una media di 29,1 punti a partita, oltre a guidare nella media rimbalzi ed essere il secondo miglior assistman. Cosa che rende le voci che lo vorrebbero intenzionato a lasciare Los Angeles ancora più preoccupanti per i 17 volte campioni NBA.
Clippers, il carattere e gli infortuni
La situazione non è molto più serena nell’altro team di LA. I Clippers hanno iniziato il campionato consapevoli di non poter contare su Kawhi Leonard, vittima della rottura del legamento crociato durante gli ultimi playoff. Dallo scorso dicembre hanno poi dovuto fare a meno anche dell’altra star del roster, Paul George, fermato da un problema al gomito che potrebbe tenerlo in infermeria fino al termine della stagione. E a loro si è infine aggiunto Norman Powell, appena arrivato per rinforzare la squadra e già ai box per una frattura al piede.
Nonostante tutto, però, coach Lue è riuscito a rimanere aggrappato all’ottavo posto in Conference con un discreto record di 30-31, battendo anche due volte i “cugini” guidati da James. Senza vere stelle a disposizione, i Clippers si sono affidati alle marcature di Reggie Jackson e Marcus Morris (media di 16,6 e 16,2) e ai rimbalzi di Ivica Zubac. Ma soprattutto al carattere di un gruppo che non molla mai e si è specializzato in rimonte all’ultimo secondo.
Domani, alle 04:00 italiane, si scoprirà se sarà ancora una volta sufficiente per trionfare nel derby.