In attesa delle alte gare del weekend che potrebbero definire ancora meglio i rapporti di forza in vetta alla classifica della Serie A, i due anticipi del venerdì hanno confermato che al momento la lotta scudetto è un discorso a tre. I campioni d’Italia dell’Inter hanno ribadito di non avere alcuna intenzione di abdicare battendo nettamente il Parma tra le mura amiche. L’Atalanta, dal canto suo, superando il Milan ha definitivamente escluso i rossoneri da ogni velleità di vetta e hanno scritto una bella letterina natalizia a Simone Inzaghi e Antonio Conte dal titolo: “Per il tricolore ci siamo anche noi”.
La lotta a tre per lo scudetto
Il Napoli ha dichiaratamente rinunciato alla Coppa Italia giovedì con un ampio turnover che ha garantito il passaggio del turno alla Lazio. Il tecnico salentino è un maestro delle stagioni con una sola competizione da gestire e al di là delle dichiarazioni di facciata, al primo posto crede eccome. Se gli azzurri si sono trovati in vetta non è di certo per caso e ora vogliono provare a conquistare il secondo titolo nazionale nel giro di tre anni. Per Conte sarebbe l’ennesimo debutto con vittoria del campionato nella sua carriera da allenatore, che inevitabilmente presenta qualche pecca in termini di coppe.
Ciascuna delle tre candidate al titolo presenta al momento caratteristiche diverse. Il Napoli è in costruzione, ma pur concedendo tanto agli avversari riesce in qualche modo sempre a “sfangarla” in campionato. L’Inter ha pagato dazio in alcuni turni ravvicinati agli impegni di coppa, ma alla fine è lì nell’Olimpo e ha una rosa talmente forte da poter portare avanti anche tre tornei parallelamente. L’Atalanta, infine, sembra aver raggiunto finalmente quella maturità della grande squadra. Negli anni passati, onestamente, non ho mai avuto questa sensazione e ho sempre snobbato la Dea in chiave tricolore, ma stavolta, a meno di repentini tonfi, se la può giocare sul serio.
Atalanta più avanti della Juventus
La proposta di gioco di Gasperini e supercollaudata e i giocatori sembrano avere quella leggerezza e spensieratezza tali da non far avvertire le pressioni della vetta. Quelle pressioni che nel recente passato hanno portato a crolli repentini in quelli che sembravano i momenti migliori per i nerazzurri bergamaschi. Le altre, senza tanti giri di parole, sono ancora indietro. A partire dalla Juventus, che con il cambio di allenatore e lo stravolgimento della rosa secondo alcuni avrebbe sin da subito lottato per il titolo. L’obiettivo dichiarato dei bianconeri è la qualificazione alla prossima Champions League e tra infortuni e difficoltà di ambientamento ad oggi non sembrano poter fare di più.
Anzi, la Vecchia Signora deve dare un chiaro segnale a partire dalla gara contro il Bologna, perché la concorrenza per il quarto posto è agguerrita con Lazio e Fiorentina (che ha una partita in meno alla stregua dell’Inter) che non sembrano voler mollare nulla. In definitiva, questo weekend potrebbe dare qualche riposta in più, anche perché prima del mercato di riparazione ci sono ancora un po’ di partite da giocare con gli assetti attuali e chi ha indubbiamente problemi di rosa (come nel caso della Juventus, che ne ha recuperati 3 ma ne ha ancora 6 ai box) dovrà stringere i denti per evitare di perdere contatto con il treno di quelli davanti.