Il Liverpool degli ultimi anni, quello che Jurgen Klopp ha costruito intorno alle parate di Alisson, al muro difensivo di van Dijk e Matip e ad attaccanti come Salah e Mané, è tra quelli che ha avuto maggior successo nella storia dei Reds. Una finale di Europa League nel 2016 e una di Champions nel 2018, prima di vincere il trofeo nel 2019, seguito da Supercoppa Europea, Mondiale per Club e un trionfo in Premier League che mancava da trent’anni. La stagione 2020/21 è stata però avara di soddisfazioni per il club inglese. Nessun titolo, terzo posto in campionato, eliminazione ai quarti in Champions. Al settimo anno dell’era Klopp, il suo è ancora uno dei Liverpool più forti di sempre?
Liverpool 2020/21, problemi in difesa e attaccanti stellari
Se si analizza la scorsa stagione, i Reds hanno sicuramente delle giustificazioni per i risultati al di sotto delle aspettative.
Gli infortuni hanno tormentato la squadra, che ha visto finire in infermeria per periodi di stop più o meno lunghi ben 23 giocatori. I più colpiti sono stati i difensori centrali: sommando le presenze di van Dijk, Matip e Gomez si arriva appena a 22, e più di una volta Klopp ha dovuto ricorrere a soluzioni di emergenza.
In avanti anche Diogo Jota, acquistato a caro prezzo dal Wolverhampton, ha avuto problemi fisici, accumulando in tutto 19 presenze, di cui solo 12 dall’inizio. Nonostante i minuti limitati, però, il portoghese ha comunque messo a segno 9 reti, in un reparto d’attacco estremamente prolifico in cui Mané è andato in gol 11 volte e Salah addirittura 22, una in meno di Kane, capocannoniere di Premier.
Klopp non cambia la squadra
Tenendo conto di questi fattori si intuisce peché tecnico e società abbiano deciso di proseguire con la politica del toccare la squadra il meno possibile.
Durante l’estate c’è stato un solo arrivo importante, Konaté (un centrale di difesa, non a caso), e nessun intervento sul mercato per sostituire una colonna del centrocampo come Wijnaldum, partito a parametro zero. Nel suo ruolo si sono finora alternati Thiago Alcantara e prodotti del vivaio come Elliot e Jones.
E, nonostante alcuni infortuni si siano già riproposti in questo avvio di stagione, i risultati per ora sembrano dare ragione a Klopp. In attesa della settima giornata di Premier, il Liverpool è primo in classifica, a punteggio pieno in Champions League dopo aver vinto di misura col Milan e travolto il Porto, e imbattuto da 18 gare ufficiali consecutive.
Ma domani lo attende la sfida coi campioni d’Inghilterra e vicecampioni d’Europa, il City di Guardiola che l’anno scorso li ha preceduti in campionato di 18 punti. Un test importante per capire se questa formazione è ancora una delle migliori mai viste in campo ad Anfield.