Il possibile scambio di attaccanti tra Juventus e Chelsea è inevitabilmente la notizia di calciomercato che sta maggiormente appassionando l’Italia pallonara. Nella giornata di ieri ci sono stati altri contatti tra i due club con la Juventus che – a quanto pare – vorrebbe consegnare a Massimiliano Allegri una prima punta con caratteristiche attualmente non esistenti nella rosa bianconera, Romelu Lukaku. Dall’altra parte, i Blues avrebbero aperto a Dusan Vlahovic, che però al momento è molto freddo sulla destinazione londinese. Se proprio deve lasciare Torino, infatti, il centravanti serbo lo farebbe per una squadra che giochi la Champions League. L’idea di cambiare ambiente per trasferirsi in una squadra che, seppur dalle risorse economiche praticamente infinite, che non gioca le coppe e che comunque ha già acquistato tanti attaccanti, non gli fa fare propriamente i salti di gioia.
Per quello che mi avevano raccontato ieri mattina, prima che poi in giornata le voci prendessero corpo con conferme da più parti, sarebbe più la Juventus a spingere per l’affare, ma al momento non c’è nemmeno la quadra sulla valutazione dei rispettivi cartellini. Il Chelsea valuta Lukaku 40 milioni, mentre la Juventus non vorrebbe andare oltre i 35 milioni. Inoltre, Vlahovic pesa sul bilancio della Juve per 55 milioni, ragion per cui dovrà incassare almeno quella cifra per evitare una minusvalenza. Se alla fine la doppia operazione si farà, dunque, avverrà separatamente, in modo tale che entrambi i club non abbiano effetti negativi a bilancio.
Vlahovic: il più forte dopo Haaland(?)
Questo è il quadro attuale dell’operazione in sé, ma c’è anche un contorno che sembra più show che informazione. Intanto Dusan Vlahovic, lo scorso anno attaccante imbolsito, incapace di stoppare un pallone, di mettere a segno anche i gol più semplici, con il possibile addio alla Juventus è diventato il miglior centravanti del mondo dopo Erling Haaland. Ovviamente, se l’affare non andasse in porto, tornerebbe ad essere nuovamente una carriola con la ruota bucata.
Romelu Lukaku, invece, il gigante buono, l’uomo della pace, l’emblema dei perseguitati per motivi razziali, si è trasformato rapidamente in un affarista che pensa solo a strappare ogni anno un contratto migliore. Stranamente, nessuno che faccia notare innanzitutto una cosa assai banale: se l’Inter avesse avuto a disposizione 40 milioni di euro, a quest’ora il centravanti belga sarebbe già in ritiro con i nerazzurri da settimane. Il club milanese ha dovuto pensare per prima cosa a vendere nella prima parte della sessione estiva, per poter fare quella cassa che serve al club per pagare le rate dei prestiti e poi per effettuare qualche acquisto. La situazione è nota da tempo, come conferma anche il mancato riscatto di Bellanova per una manciata di milioni di euro cash.
È già partito il Giuntoli out
Una narrazione orientata che ovviamente condiziona anche i pareri dei tifosi, soprattutto sui social network. Alla fine, questa trattativa di mercato scontenta tutti: la fetta più grossa di interisti che si sentono traditi da Lukaku; la fetta più grossa di juventini che mai farebbero uno scambio tra un centravanti di 23 anni, seppur pesantemente condizionato dalla pubalgia fin qui, e uno di 30. Addirittura, per molti supporters della Vecchia Signora, assieme a Massimiliano Allegri dovrebbe lasciare già Torino anche Cristiano Giuntoli, il dirigente tanto osannato dagli stessi tifosi quando costruiva con pochi soldi il Napoli di De Laurentiis.
È una strana malattia quella di cui soffre il tifoso juventino medio che frequenta i social network (la vita reale, per fortuna è un po’ diversa). Sono tutti più bravi fin quando lavorano per altre società, appena mettono piede alla Continassa, diventano degli emeriti incompetenti. Ah, non vi ho detto ancora la mia: da tifoso mai e poi mai farei lo scambio Vlahovic-Lukaku. Alla Juve, però, c’è gente che ne sa sicuramente più di me, sia a livello tecnico, sia finanziario (Giuntoli ha spiegato più volte che “c’è da dare una sistemata ai conti”). Di conseguenza, se l’operazione si farà è perché loro hanno ritenuto si dovesse fare. A fine stagione, tireremo le somme.