Questa sera si giocherà al Dall’Ara il delicatissimo match tra Bologna e Napoli, che mette in palio tre punti pesantissimi in chiave scudetto e Champions League. I risultati del weekend, infatti, lasciano ancora tutto aperto a qualunque scenario. L’Inter non è andata oltre il pareggio per 2-2 al Tardini contro il Parma. Stesso risultato per il Milan al Meazza contro la Fiorentina, con i viola che sono stati momentaneamente fermati nella loro rimonta verso il quarto posto. Il risultato più clamoroso è con ogni probabilità il successo della Lazio in casa di un’Atalanta che ha così rimediato il 3 KO consecutivo, scivolando a -10 dalla vetta e trovandosi ora solo a +2 sul quarto posto, appunto con una gara importante da giocare stasera.
Roma-Juve: un 1-1 che dice tante cose
Nel posticipo serale della domenica, infine, è finito 1-1 il match dell’Olimpico di Roma tra i giallorossi di Claudio Ranieri e la Juventus di Igor Tudor. I bianconeri impongono un mezzo stop ai capitolini lanciatissimi verso la rimonta al 4° posto, ma la gara ha detto anche tante altre cose. Intanto, che ci sono cinque squadre che possono ancora conquistare il 4° posto che varrebbe la partecipazione alla prossima Champions League, ma anche e soprattutto che in queste la Juve è ora una candidata più accreditata rispetto alle circa 10 giorni fa.
Modulo nuovo, atteggiamento diverso
Anche se non è possibile ancora fare un bilancio, in pochi giorni il nuovo tecnico croato della Vecchia Signora sembra essere partito con il piede giusto. Contro la Roma la Juventus è parsa sicuramente più squadra del recente passato. In campo tutti sanno cosa fare, ci sono meno idee probabilmente, ma soprattutto meno confuse. La Vecchia Signora palleggia sicuramente di meno in orizzontale e cerca subito la verticalità appena recupera il pallone. Di tanto in tanto, questo 3-4-2-1 che oppone uomo contro uomo quasi a tutto campo, espone a qualche rischio, ma tutto sommato nelle prime due partite col nuovo allenatore, in cui sono arrivati 4 punti, i bianconeri hanno difeso abbastanza bene.
Vlahovic e Koopmeiners, serve una sveglia
Purtroppo, si sono confermati i limiti difensivi soprattutto sulle palle da fermo, uno dei punti deboli del percorso di Thiago Motta. Un problema che difficilmente sarà corretto da qui a fine campionato, per una questione di tempo e di uomini. Così come difficilmente sarà trasformato Dusan Vlahovic, che nonostante i cambi di allenatore, continua a non essere in linea con le aspettative e con il più alto stipendio della Serie A che percepisce. Nonostante non abbia avuto un minutaggio importante, non è entrato bene nemmeno stavolta Koopmeiners, subentrato a un Gonzalez davvero ottimo da trequartista, ma a un certo punto stremato.
In generale, la strada imboccata sembra essere quella giusta, ora per la Juve sarà importante non fare passi indietro e proseguire sulla via tracciato dal tecnico croato. Il calendario è complicato un po’ per tutte le candidate alla Champions, con scontri diretti e ormai pochi punti a disposizione. Di tempo per sbagliare non ce ne’è tanto.