Le qualificazioni ai Mondiali del Qatar 2022 sono entrate nella fase cruciale – Italia Svizzera si giocherà il 12 Novembre – e manca ormai poco più di un anno alla data inaugurale della prossima Coppa del Mondo. Un evento per cui il piccolo emirato non ha badato a spese, investendo una cifra intorno ai 200 miliardi di dollari per nuove infrastrutture dedicate a tifosi, addetti ai lavori e squadre.
Mondiali Qatar 2022, i quattro stadi di Doha
La parte del leone, ovviamente, la fanno gli stadi: sette nuovi impianti costruiti da zero, oltre alla ristrutturazione di un ottavo. Strutture modernissime dotate di tetti retraibili e impianti di climatizzazione per combattere le alte temperature del paese, estreme anche d’inverno. Ed erette a tempo di record e a costo della vita, secondo osservatori indipendenti, di migliaia degli operai impegnati nei lavori.
Doha, la capitale del Qatar, ospita quattro dei campi su cui si giocheranno i Mondiali. A cominciare dal Khalifa International Stadium, edificio iconico per il paese, inaugurato nel 1976 e riaperto nel 2017, dopo profonde modifiche che lo hanno reso in grado di ospitare 50mila spettatori. L’Al Thumama e l’Education City Stadium contano invece 40mila posti, ma vedranno la loro capienza ridotta a 20mila dopo i Mondiali.
Mentre per il Ras Abu Aboud, ancora in fase di costruzione, si prevede un destino ancora più drastico: eretto interamente in materiali di recupero, al termine della Coppa del Mondo verrà smantellato.
Lusail, la finale dei Mondiali in una città che non esiste (ancora)
Il primo stadio, tra quelli di nuova costruzione, a essere terminato è stato l’Al-Janoub. Completato nel 2019, si trova ad Al-Wakrah, città a 20 km dalla capitale, facilmente raggiungibile dai tifosi grazie a una metropolitana costruita appositamente.
Esattamente come l’Ahmed bin Ali, impianto da 40mila posti sito ad Al-Ryann, località ai margini del deserto. Sarà più complicato invece arrivare all’Al-Bayt, l’arena dove si giocheranno sia la partita inaugurale che le semifinali dei Mondiali. La struttura da 60mila posti sorge infatti ad Al-Khor, a 60 km da Doha, a cui è collegata solo tramite autobus.
La location più impressionante sarà comunque quella della finale: il Lusail Iconic Stadium potrà accogliere fino a 86mila spettatori e sorgerà a Lusail. Una città che non esiste e che il Qatar sta costruendo proprio in occasione della Coppa del Mondo.
Posta a circa 25 km da Doha e progettata per ospitare 450mila abitanti, Lusail dovrebbe diventare sede di resort di lusso, centri commerciali e moli privati. Parte di quel sistema di infrastrutture con cui l’emirato, con il “pretesto” dei Mondiali, sta ricostruendo e rinnovando il volto del proprio paese.
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