Nella finale dei Mondiali di Volley 2022 l’Italia della pallavolo maschile si è laureata campione del mondo per la quarta volta nella sua storia. E lo ha fatto battendo 3-1, con merito e personalità, la Polonia vincitrice delle ultime due rassegne iridate e sostenuta dal rumoroso ed entusiasta pubblico di casa di Katowice.
Italia da record, quarta volta sul tetto del mondo
Un trionfo che mancava dal 1998 e arrivato nel modo più bello, in una sfida tra i campioni d’Europa e quelli del mondo uscenti. E sotto la guida di De Giorgi, membro di quella “generazione di fenomeni” che ha regalato all’Italvolley tre Mondiali di fila negli anni ‘90.
L’Italia è ora in cima alla classifica delle nazionali che hanno vinto più Campionati del Mondo, seconda solo alla dissolta Unione Sovietica (che poteva vantarne 6). Il successo è stato ottenuto da una squadra rinnovata e ringiovanita dopo Tokyo 2020, che ha riunito intorno a capitan Giannelli nuovi punti di riferimento come Lavia, Michieletto e Romanò. E che lungo il percorso verso la finale ha superato nuovamente la Slovenia, finalista agli ultimi Europei, e i campioni olimpici della Francia.
Giannelli MVP del Mondiale 2022
I precedenti non erano favorevoli agli Azzurri. Anche il recente confronto in finale 3°- 4° posto di Nations League era terminato con la secca vittoria per 3-0 dei polacchi.
E gli uomini di Grbic sono partiti subito forte, aggiudicandosi il primo set 25-22 grazie a un parziale, nel finale, di 7-1. Un copione che sembrava destinato a ripetersi anche nel secondo periodo, con un break di 3-0 che ha costretto De Giorgi a chiamare subito il time out. A quel punto però qualcosa cambia. L’Italia inizia a rispondere punto su punto, recupera lo svantaggio e poi scappa in avanti, chiudendo 21-25. Il pareggio scuote la Polonia, che viene punita 18-25 nel terzo set e nel quarto regala sul 20-24 il punto decisivo agli Azzurri.
Nel post gara Simone Giannelli è stato premiato come MVP del torneo, mentre Galassi e Balaso sono stati nominati rispettivamente miglior centrale e libero. Piccola delusione per Lavia, superato dal polacco Semeniuk per il riconoscimento come miglior schiacciatore.