Nella notte l’NBA ha reso note le candidature ai premi per la stagione 2020-21, i riconoscimenti assegnati in base ai voti di commentatori e giornalisti sportivi.
Tra le varie categorie la più prestigiosa è certamente quella dell’MVP, e nonostante le immancabili polemiche per le assenze eccellenti (particolarmente significativa quella del vincitore del titolo nelle ultime due stagioni, Giannis Antetokounmpo), a contendersi la vittoria quest’anno ci sono tre giocatori di livello assoluto.
MVP NBA: Curry, non c’è due senza tre?
Con una media di 32 punti a partita, Stephen Curry ha chiuso la regular season come miglior marcatore del campionato. Quest’anno ha di fatto retto sulle sue spalle Golden State, trascinandola fino ai play-in. Il più anziano dei candidati, a 33 anni, la guardia dei Warriors può contare anche sull’endorsement del grande rivale LeBron James, che lo ha di recente indicato come suo favorito per il titolo. Se dovesse vincere diventerebbe il nono giocatore nella storia dell’NBA a essere nominato MVP per tre volte.
Embiid sfida Jokic
Ma la guardia dei Warriors sembra avere meno chance degli altri due contendenti. Joel Embiid è reduce dalla sua migliore stagione in carriera, ed è stato decisivo nel condurre i Philadelphia 76ers in vetta alla Eastern Conference. Con una media di 28,5 punti e 10,6 rimbalzi, Embiid potrebbe riportare il titolo alla sua franchigia a venti anni dall’ultima vittoria, quella di Allen Iverson nel 2001.
Un team che invece non ha mai avuto un MVP nelle sue fila è quello di Denver, dove milita Nikola Jokic. Il serbo dei Nuggets viene da una stagione impressionante. I suoi 26,4 punti, 10,8 rimbalzi e 8,3 assist di media a partita lo collocano tra i Top 5 del campionato in tutte le categorie. Senza saltare un solo match di regular season, il centro dei Nuggets ha spinto la squadra fino al terzo posto in Western Conference. Nessuno è stato dominante in campo quanto lui, e ci sono pochi dubbi sul fatto che sia il favorito per la conquista dell’ambitissimo premio.