La Juventus continua a rinnovarsi in profondità, proseguendo una trasformazione strutturale ni attesa delle novità che potrebbero presto arrivare anche sul campo da gioco. Nella giornata di ieri è arrivata l’ufficialità dell’ingresso di Damien Jacques Comolli nel ruolo di Direttore Generale del club bianconero, un passo importante che segna una nuova fase nel processo di ricostruzione e riorganizzazione interna. Comolli, dirigente di lungo corso con esperienze in club come Liverpool, Tottenham e Tolosa, avrà un ruolo chiave nella nuova governance juventina.
Giuntoli scaricato: la Juventus avvia un altro progetto
Contestualmente, si registra un netto cambio di direzione anche a livello operativo: Cristiano Giuntoli, fino a poco fa responsabile dell’area sportiva, è stato sollevato dall’incarico, così come il suo vice Giuseppe Pompilio e Stefano Stefanelli, capo dell’area scouting, che secondo indiscrezioni sarebbe destinato a fare ritorno al Cesena. Si tratta di un repulisti deciso, con cui la dirigenza intende voltare pagina dopo una stagione deludente, praticamente sotto tutti i punti di vista.
Attualmente, la catena di comando parte dal presidente Gianluca Ferrero e dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino, entrambi in carica fino al 30 giugno, data in cui scadrà l’attuale Consiglio d’Amministrazione bianconero. Tuttavia, le decisioni sul futuro dei due dirigenti saranno demandate al prossimo CdA previsto per ottobre, il vero crocevia che potrebbe sancire la continuità o l’ennesimo cambiamento.
Comolli, nella struttura attuale, risponde direttamente all’ad Scanavino e avrà sotto di sé un altro volto noto ai tifosi bianconeri: Giorgio Chiellini. L’ex capitano della Juventus, già tornato in società lo scorso anno, aumenta il proprio potere con l’incarico di Director of Football Strategy, una figura che non corrisponde pienamente al classico Direttore Sportivo, ma che avrà un ruolo centrale nella pianificazione tecnica e nelle strategie di lungo periodo del club. Un modo per valorizzare l’esperienza e il senso d’appartenenza di Chiellini, inserendolo in un contesto manageriale di alto profilo.
Anche un nuovo direttore sportivo?
Nel frattempo, si attende di capire se verrà nominato anche un Direttore Sportivo con competenze più tradizionali. I nomi più accreditati al momento sono quelli di Frederic Massara, già protagonista al Milan e consigliato nel recente passato da Massimiliano Allegri (tornato da pochi giorni proprio ai rossoneri), e Diego Lopez, che si è da poco separato dai francesi del Lens.
Un’altra novità significativa dovrebbe riguardare il ritorno di Matteo Tognozzi, ex responsabile scouting della Juventus e liberatosi dal contratto con il Granada a febbraio. Il suo ritorno a Torino è atteso a breve: ricoprirà nuovamente il ruolo di Capo Scout, ma con poteri estesi e un rapporto diretto sia con Chiellini che con Comolli, segno della centralità che il club vuole assegnare al lavoro di scouting e analisi.
Della precedente gestione Giuntoli, rimarrebbe in carica solo Michele Sbravati, attuale responsabile del settore giovanile. Un segnale di continuità in un ambito — quello della formazione — che la Juventus continua a considerare strategico. In definitiva, con queste mosse la Vecchia Signora si prepara a ridefinire il proprio futuro, cercando una nuova identità organizzativa capace di restituire stabilità e competitività a livello nazionale e internazionale.
Panchina Juve: cosa succede?
E la panchina? Per ora la Juventus un allenatore ce l’ha e risponde al nome di Igor Tudor: se non ci saranno scossoni con la possibilità di arrivare a un nome importante (non ce ne sono molti liberi sulla piazza), il croato rimarrà al suo posto. I prossimi giorni saranno caldissimi.