NBA 23/24: I Boston Celtics sono stati i grandi protagonisti della attuale stagione NBA. Dopo aver dominato in lungo ed in largo per tutta la Regular Season si sono confermati campioni della Eastern Conference anche nei Play-Off. Riusciranno a vincere il tanto agognato anello?
Boston Celtics: la squadra che ha dominato la stagione
I record dei campioni della Eastern Conference
Ai nastri di partenza era ben chiaro a tutti quanti: i Boston Celtics sarebbero stati la squadra da battere ad Est, e sicuramente una delle più grandi favorite per vincere il titolo.
Tra il dire ed il fare c’è sempre di mezzo il dimostrare, cosa mai banale e scontata quando si parla di sport, soprattutto quando si tratta di pallacanestro americana. Tante altre franchigie avevano iniziato con i favori del pronostico, costruendo dei roster di primissimo livello, ma chi per un motivo, chi per un altro, hanno dovuto pian piano abbandonare i sogni di gloria.
La stagione dei Boston Celtics, invece, è stata costante. L’unica squadra che ha reso coerente il significato di vittoria, fin dall’inizio.
Durante tutto l’arco della Regular Season la squadra di coach Joe Mazzulla ha portato a casa traguardi straordinari, come il record di imbattibilità tra le mura amiche dopo le prime 20 sfide disputate al TD Garden ed il record storico di punti realizzati della franchigia (9887). Ma non è finita qui: Tatum e compagni hanno stabilito tanti altri record che vanno a riguardare anche gli appassionati dei numeri, come il maggior numero di vittorie di fila ottenute in questa stagione (11, a pari merito con gli Houston Rockets), il maggior numero di vittorie da 50, 40 e 30 punti in una singola stagione NBA (rispettivamente 3, 4 e 10) oppure ancora partite con almeno 15 triple a segno vinte (63).
Sono stati definiti gli “schiacciasassi” per un motivo ben preciso. Oltre ad aver chiuso al primo posto ad Est con un record finale di 64-18, hanno mantenuto il miglior offensive rating dalla stagione 1997/98 (con 122.2 punti segnati per 100 possessi) ed il secondo miglior defensive rating della lega (110.6 punti per 100 possessi) concessi di media.
Ci sarebbero tantissime altre statistiche da spulciare, riguardanti le cosiddette “Advanced stats”, ma in quest’articolo mi limiterò a considerare quelle più rilevanti.
Dopo aver dominato per tutta la Regular Season, ecco che i Boston Celtics non si sono di certo fermati nel loro cammino ai Play-Off. Dopo aver battuto rispettivamente i Miami Heat ed i Cleveland Cavaliers entrambe con un secco 4-1, hanno addirittura ottenuto il titolo di campioni della Eastern Conference battendo gli Indiana Pacers per 4-0.
La squadra di Joe Mazzulla ha mantenuto il 2° miglior attacco in questi Play-Off con 11.4 punti realizzati e la 3° miglior difesa con 101.3 punti concessi.
Ora sono pronti all’ultimo step che li separa dal tanto agognato anello che manca dal lontano 2008. La sfida ai Dallas Mavericks è aperta, vedremo se la stagione della franchigia del Massachusetts coronerà in bellezza questa strepitosa annata.
Le origini di una squadra “imbattibile”
Abbiamo tutti ammirato l’incredibile squadra che ha vinto contro chiunque in questa stagione, apprezzando a poco a poco tutti i membri del roster che la compongono. Ma facciamo un passo indietro, ed andiamo ad analizzare come e quando la franchigia ha ottenuto i giocatori che ad oggi sono considerati i favoriti per vincere il titolo.
L’uomo che fa parte da più tempo di questo roster è Jaylen Brown, 3° scelta al Draft del 2016. “JB”, come viene ormai soprannominato è diventato il secondo violino offensivo del team, ed anche in questi Play-Off si sta confermando arma letale con i suoi 25.0 punti, 6.1 rimbalzi e 2.6 assist di media per match.
A seguire troviamo Jayson Tatum, considerato ormai uomo franchigia, arrivato sempre tramite Draft nel 2017 ed anche lui come terza scelta. Le sue capacità e potenzialità sono ormai note a tutti, e negli anni si è trasformato pian piano in un leader totale, in campo e fuori. Tatum guida i suoi anche per tutte le principali statistiche di questi Play-Off, con 26.0 punti, 10.4 rimbalzi e 5.9 assist di media.
Il terzo veterano del team è inaspettatamente il “piccolo” Payton Pritchard, selezionato come 26esima scelta del Draft 2020. Pritchard si è guadagnato dapprima un posto nelle rotazioni, fino a diventare uomo imprescindibile dalla panchina per Joe Mazzulla. Sarà anche il più basso di statura, ma a livello di grinta e determinazione quando scende in campo non è secondo a nessuno.
A cavallo della stagione 2020/21 sono arrivati Luke Kornet, Sam Hauser e Al Horford. Se i primi due sono elementi fondamentali della Second unit, non si può dire la stessa cosa anche di Horford. Il veterano NBA (con i suoi 38 anni appena compiuti) è stato nelle ultime 3 stagioni un titolare inamovibile del quintetto dei Boston Celtics, diventando 6° uomo in questa stagione con l’arrivo di Kristaps Porzingis. Un titolo sarebbe il coronamento di una lunga carriera per il buon Al, che può vantare anche 5 convocazioni come All-Star (2010, 2011, 2015, 2016 e 2018).
Durante la stagione 2021/22 è arrivato in squadra un altro degli elementi ormai imprescindibili per il quintetto attuale: Derrick White. Preso dagli Spurs in punta di piedi, White si è a poco a poco imposto nella squadra, fino a diventare titolare intoccabile in questa stagione. Per molti è considerato l’ago della bilancia di questi Celtics, vero e proprio metronomo della squadra. Di sicuro uno degli acquisti ed uno dei giocatori più sottovalutati della lega, quantomeno fino a poco tempo fa.
Nella stessa stagione (2022) Boston ha avuto il coraggio di nominare Joe Mazzulla come head coach, sospendendo Ime Udoka per “violazioni delle politiche della squadra”. Mazzulla era il vice dell’attuale coach di Houston e non aveva esperienza come capo squadra: all’inizio questa scelta è stata molto criticata dalla stampa e non solo, ma Mazzulla ci ha messo poco a far ricredere tutti. Sicuramente la squadra composta da tanti grandi giocatori lo ha aiutato, ma se i Boston Celtics sono arrivati fino a qui ci sono anche i suoi meriti.
Infine, all’inizio di questa attuale stagione, sono arrivati gli ultimi due giocatori che hanno reso il quintetto per certi aspetti imbattibile: Jrue Holiday e Kristaps Porzingis. Il primo andato via da Milwaukee dopo la trade Lillard ha trovato nei Celtics una squadra dove poter continuare a svolgere il suo ruolo di “leader silenzioso”. Così come Derrick White, Holiday è elemento imprescindibile in fase difensiva e non solo. La sua esperienza ha sicuramente fatto crescere ulteriormente Jayson Tatum e Jaylen Brown.
Il lettone, invece, è arrivato dai Wizards ed ha subito messo le cose in chiaro: in fase offensiva non si può sottovalutare. Terzo giocatore dopo Tatum e Brown per punti realizzati in Regular Season con 20.1 di media per match. Anche in fase difensiva è migliorato molto e si va ad incastrare perfettamente con le caratteristiche della squadra.
Programmazione, lungimiranza e tante scelte corrette sono state la chiave per costruire un team che sulla carta non presenta punti deboli. Che sia l’anno buono per tornare a vincere un titolo che manca da ormai 16 anni?