NBA 2023-24, al Delta Center di Salt Lake City va in scena Utah-Minnesota, una sfida che sulla carta potrebbe sembrare già scritta, ma che alcune situazioni extra campo potrebbero stravolgere incredibilmente.
Utah-Minnesota: i dati delle due squadre
Utah Jazz [28-37]: Un’altra annata nell’oblio
La stagione che stanno vivendo a Salt Lake è, di fatto, molto simile a quella passata. La squadra sembrava inizialmente partire con tutti gli sfavori del pronostico, ma arrivati quasi al periodo natalizio un posto ai Play-in non era poi un miraggio.
Successivamente dopo le varie trade invernali c’è nuovamente il calo, con tante gare perse che hanno fatto sprofondare i Jazz nelle posizioni più basse della Western Conference.
Certo gli infortuni di Lauri Markkanen e Walker Kessler non hanno aiutato, così come la confusione creata da Hardy durante la stagione sulle scelte del quintetto titolare. Non si è ancora capito cosa fare con Clarkson, diventato oramai 6° uomo del team partendo sempre dalla panchina. Non si è ancora capito cosa fare con Kessler, dato che anche lui sta partendo dalla panchina con Collins adattato a fare il centro nel quintetto titolare. Non si è, infine, ancora capito quale sia il back-court titolare di questa squadra, con George, Dunn e Sexton che si giocano 2 posti per 3 maglie.
Tanta confusione e diverse scelte sbagliate da inizio stagione, che stanno portando ad un’altra annata nell’oblio. La situazione non è delle migliori, e servirebbe avere delle idee chiare per il futuro, se si vuole tornare a competere.
Il miglior realizzatore della squadra è proprio il finlandese Lauri Markkanen, con 23,1 punti realizzati a partita. Il miglior rimbalzata è John Collins con 8,5 raccolti di media, mentre il miglior passatore è Jordan Clarkson con 5,0 assist di media realizzati per match.
Come nella passata stagione la squadra ci ha provato, e questa volta hanno anche avuto il coraggio di cambiare e ripartire da alcune trade importanti. Ma la sensazione è che manchi ancora molto per far diventare competitivo questo roster, e le prossime stagioni saranno ancora di rebuilding.
I Jazz di coach Will Hardy sono 12° ad Ovest con un record di 28-37. Hanno la 27° difesa della lega con 120.7 punti concessi ed il 9° attacco complessivo con 117.6 punti realizzati a partita.
Minnesota Timberwolves [45-21]: Caccia al primo posto ad ovest
Una delle più grandi sorprese di questa stagione sono senza ombra di dubbio i Timberwolves di coach Finch.
La squadra sembrerebbe aver trovato un’alchimia ed un’amalgama che farebbe invidia a quasi tutte le restanti squadre della lega. Karl Anthony-Towns e Rudi Gobert sono finalmente riusciti a convivere negli schemi, e a fare anche la differenza. Non a caso Minnesota è la squadra con la miglior difesa della lega per punti concessi agli avversari. Non è un’impresa facile riuscire a segnare ad un team che vanta il principale candidato al premio di DPOY (proprio Gobert) e tanti altri giocatori intelligenti tatticamente, come Conley o McDaniels.
Il roster pare essere la giusta combinazione tra giocatori giovani e veterani, accomunati tutti dalla stessa fame nel voler finalmente dimostrare qualcosa.
E poi il giocatore che ormai da due stagioni a questa parte ha compiuto quel passo in più per diventare una superstar assoluta: Anthony Edwards. La giovane guardia ha sempre avuto il potenziale per diventare uomo copertina di questa lega, ma fino a qualche mese fa era sembrava ancora inespresso. Anche quest’anno si sta dimostrando un vero e proprio fenomeno, trascinando a suon di punti e canestri i suoi anche quando è venuto a mancare Towns, il secondo miglior finalizzatore.
Il giocatore copertina di questo team è, come detto, Anthony Edwards che guida i suoi per punti realizzati di media: 26,4 a partita. Il miglior rimbalzista e difensore della squadra (e tra i migliori dell’intera lega) è il francese Rudy Gobert, con 12,9 rimbalzi raccolti per match. Il miglior assistman è Mike Conley con 6,1 passaggi vincenti di media.
Con tutti i giocatori in perfetta forma abbiamo visto che i T’Wolves sono la squadra che ha dominato la Western Conference in questa stagione. Nessuno sa dove potrà arrivare questo team in una serie Play-off, ma il lavoro svolto quest’anno sarà sicuramente di grande aiuto anche per quelli a venire.
La squadra di Chris Finch è 3° ad Ovest con un record di 45-21. Hanno la miglior difesa della lega con 106.7 punti concessi ed il 19° attacco con 113.2 punti realizzati a partita.
Utah-Minnesota: pronostico e prestazioni da tenere d’occhio
In questa stagione Utah-Minnesota si sono già affrontate due volte, entrambe al Target Center di Minneapolis, ed entrambe le gare sono state vinte agevolmente dai padroni di casa: 123-95 e 101-90. Sulla carta non c’è storia: i Wolves sono la squadra nettamente più forte ed in grado di spazzar via quasi tutti i loro avversari. Occhio, però, perché si gioca a Salt Lake e perché le assenze potrebbero pesare. Se oltre a Towns dovesse dare forfait anche Rudy Gobert valuterei seriamente di prendere i Jazz con diversi punti di spread a favore (10,5/11,5). Se invece il quintetto titolare di Minnesota dovesse essere confermato (fatta eccezione per Towns) prenderei la vittoria degli ospiti, con qualche punto di spread sfavorevole (5,5/6,5).
Per Utah il giocatore da tenere d’occhio è Lauri Markkanen, che è in dubbio per questa sfida. Nel precedente Utah-Minnesota giocato è stato autore di una grande gara da 22 punti e 8 rimbalzi. Se il finlandese dovesse essere nuovamente assente sarebbe difficile andare a consigliare un giocatore contro i Wolves, dato che detengono la miglior difesa della lega. State alla larga.
Per Minnesota non si può non citare Anthony Edwards, dato che nell’unica sfida disputata contro i Jazz in questa stagione ha realizzato 31 punti, 8 rimbalzi e 6 assist.