La Juventus ha presentato questa mattina la nuova maglia home, la classica bianconera, con la quale prenderà parte alla stagione 2024-2025. Confermate anteprime e spoiler dei mesi scorsi, il nuovo kit griffato Adidas ha strisce più larghe ed è ispirato a una tematica lunare, come già anticipato ieri dal club bianconero con la clip diffusa tramite i propri canali social ufficiali. Nessun riferimento a Space X e a Elon Musk, come ho avuto modo di scrivere sui miei profili, poiché le voci sulla sponsorizzazione altro non erano che fake news messe in giro prevalentemente per generare clic e interazioni.
La maglia della Juve per il momento rimane senza main sponsor. Ha rinnovato Cygames per il retro, mentre e manica rimangono al momento scoperti. Se i collezionisti esultano, meno lo fa il cassiere della Continassa, poiché al momento mancano all’appello circa 40 milioni di euro. La politica di Madama, però, non è cambiata dopo quanto enunciato da Francesco Calvo: c’è la volontà di non sminuire il brand e di andare a strappare un contratto più ricco possibile, non sotto i 30 milioni di euro. Anche qui, nei mesi scorsi si sono fatte diverse ipotesi, dal rinnovo ponte di Jeep alle stesse cifre precedenti (38 milioni più bonus) a due brand asiatici interessati.
La fake news sul nuovo sponsor Juventus
Uno pare si sia definitivamente ritirato e non più fattosi sentire, l’altro ha offerto al massimo 26 milioni di euro. Per il resto, non c’è davvero nulla, né Musk né Jeff Bezos di Amazon hanno dimostrato al momento reale interesse a sponsorizzare la Juventus. Se ne parlerà più in là, intanto la Juventus cercherà di spingere il proprio marchio supportata prevalentemente dallo sponsor tecnico Adidas. Yildiz, in questo senso, sarà per volontà dei tedeschi uno dei traini (cambierà numero, ma non è ancora sicuro al 100% il 10), ma anche la preparazione presso il quartier generale di Norimberga dal 20 al 26 luglio (amichevole con la squadra locale compresa) servirà per rinsaldare il rapporto tra i due brand.
Assai probabile che Alisha Lehmann, compagna di Douglas Luiz, sia anch’ella coinvolta in iniziative per la sponsorizzazione del brand Juventus, considerata la sua portata incredibile sui social network. Il mercato moderno è questo e chi vuole essere all’avanguardia deve cercare di sfruttare ogni aspetto dei propri dipendenti. Al resto dovrebbe pensare la partecipazione alla Champions League (mancata lo scorso anno per la penalizzazione decisa in segreteria) e al mondiale per Club, due competizioni che sicuramente ridaranno al logo della Juve la sua dimensione internazionale.
La Spagna “commissariata” vince, l’Italia annaspa
Per il resto, purtroppo, anche la società torinese paga la politica miope del calcio italiano, che non riesce ad emergere a livello di brand in ambito internazionale, checché ne dicano dalle parti della Lega Serie A basandosi sul fatto che “ogni anno vince lo scudetto una squadra diversa”. La figuraccia degli Europei è lì a smentire le narrazioni degli ultimi tempi e l’esempio spagnolo dovrebbe insegnarci tanto: da noi in Federazione non si dimette nessuno “per il bene del calcio italiano” e per non gettarlo ulteriormente nel caos, ci raccontano, intanto la Spagna vincere euro 2024 con la federazione commissariata. Chissà chi è che racconta frottole…